Politica

L’intervento di Ferrando (Pcl) sul caso Englaro

Marco Ferrando

[thumb:10020:l]Provincia. “Il corpo di Eluana Englaro è diventato il campo di battaglia della crociata oscurantista del Vaticano e della svolta presidenzialista di Berlusconi”. Inizia così il duro comunicato di Marco Ferrando, leader del Partito Comunista dei Lavoratori, sulla vicenda che sta facendo discutere tutto il Paese.

“Una Chiesa che accoglie i negazionisti dell’Olocausto, sventola la bandiera della ‘vita’ su una ragazza morta da 17 anni chiedendo la continuità del suo calvario” tuona Ferrando, che poi prosegue: “Lo stesso governo che priva gli immigrati del diritto di cura cancella nel nome della ‘vita’ ogni principio di umanità: sotto diretta dettatura del Vaticano e contro gli altri poteri dello stato. E’ la via di un bonapartismo reazionario, benedetto dal clero”.

“E’ il momento di reagire – lancia l’affondo l’esponente del Pcl -. Nessun governo può decretare o legiferare contro il principio di autodeterminazione della persona attorno alla propria vita. Occorre sbarrare la strada a Berlusconi e alla Chiesa. L’11 e il 14 febbraio, le tradizionali iniziative di contestazione dei Patti Lateranensi debbono trasformarsi in una grande mobilitazione nazionale contro un governo reazionario e contro il potere clericale”.

“Il Pcl propone a tutte le sinistre e a tutte le associazioni laiche di unire le proprie forze attorno ad una piattaforma comune di svolta che rivendichi la difesa intransigente dei diritti civili, l’abolizione del Concordato, la soppressione di tutti i privilegi giuridici, fiscali e patrimoniali della Chiesa, la destinazione delle risorse pubbliche così risparmiate ai lavoratori, alle famiglie indigenti, alla scuola pubblica e alla sanità pubblica” si legge ancora nel comunicato, che infine conclude: “La battaglia laica e democratica può e deve collegarsi ad una mobilitazione sociale e di massa per la requisizione delle grandi ricchezze parassitarie del clero”.

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