Vado, polemica Croce Rossa: il consigliere Guelfi risponde a Baldini

Manifestazione Vivere Vado

[thumb:9369:l]Vado Ligure. Il consigliere di “Vivere Vado”, Franca Guelfi, risponde alle critiche che il commissario provinciale della Croce Rossa Adriano Baldini ha mosso al suo intervento contro l’apposizione del logo dell’ente di soccorso, decisa dal Comitato locale di Vado Ligure, su un manifesto di Tirreno Power.

“Nella mia denuncia – spiega Franca Guelfi – non ho coinvolto le altre associazioni firmatarie perché non stupisce la presenza dell’Auser, la cui connotazione è nota, né quella del ‘Porto dei piccoli’, onlus che non conosco ma che, non essendo espressione diretta del territorio, può non essere a conoscenza della situazione locale, ma ho ritenuto interlocutore privilegiato l’associazione più vicina ai cittadini e perciò più responsabile”.

“Non ho mai criticato, né esplicitamente né per sottintesi, i contributi alla CRI, quale sia stata o sia la loro provenienza” sottolinea l’esponente di “Vivere Vado”, che poi prosegue: “In particolare, se avessi voluto criticare le decisioni della giunta comunale vadese pro CRI , l’avrei fatto a tempo debito avendone gli strumenti e il titolo, in quanto consigliere comunale. Le ho invece sempre condivise e ho sempre partecipato con soddisfazione alle pubbliche iniziative della CRI a fianco dei miei concittadini, dei miei colleghi consiglieri di maggioranza e di opposizione e del sindaco”.

“Ribadisco invece la critica non al fatto che la CRI abbia ricevuto un contributo da Tirreno Power, ma che si sia prestata a ‘ricompensarlo’ con la propria firma sul manifesto”. Dichiara infatti Franca Guelfi: “Dovrebbe essere chiaro che i contributi delle aziende alle associazioni del territorio rappresentano un risarcimento dovuto (e perciò a fondo perduto) per le servitù che la loro presenza comporta: non devono essere considerate una regalia da contraccambiare con alcunché. La centrale termoelettrica deve molto al territorio e perciò anche alla Croce Rossa. Non è sostenibile l’inverso. Credere poi che i manifesti di Tirreno Power intendano solo segnalare l’attività di carattere sociale dell’azienda è un’ingenuità da bambini oppure è colpevole ignoranza”.

“Stupisce sentire affermare che l’attività di Tirreno Power è legittima e legale: ci mancherebbe altro! Se non lo fosse questo dibattito si svolgerebbe altrove. Allo stesso modo – affonda il consigliere di minoranza – rispondo al presidente Bruno che afferma essersi trattato di una scelta condivisa: ci mancherebbe altro che non lo fosse stata! Ma solo perché legittima e condivisa dal consiglio deve essere condivisa pure dalla sottoscritta?”.

“E’ chiaro che la mia valutazione, in quanto tale, è contestabile, ma riguardo alle ‘affermazioni false’ che Baldini mi attribuisce, lo inviterei a segnalarle in modo preciso perché possa difendermi. Nel frattempo preciso che da troppi anni sono impegnata in varie forme di volontariato per non riconoscere o sottovalutare l’impegno dei volontari della CRI e la loro ‘onestà intellettuale’, che non c’entrano assolutamente nulla con i motivi della mia ‘sparata’ contro la CRI”.

Conclude poi la Guelfi: “Infine è vero, e lo rivendico ancora una volta, che non sono neutrale né disinteressata: politicamente appartengo a un gruppo che contrasta il potenziamento della centrale di Vado con argomentatissime ragioni di salute. Personalmente sono interessata a vivere il più a lungo possibile, Tirreno Power permettendo”.

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