Dramma delle Foibe: Giorno del Ricordo celebrato dalla Regione

Regione Liguria piazza De Ferrari

[thumb:1687:l]Regione. “L’Unione Europea, se vuole essere sentita da tutti come una nuova patria, deve avere coscienza di tutta la sua storia e sapere che vi sono ancora pagine bianche da scrivere con spirito di verità”. Con queste parole il presidente dell’assemblea legislativa Giacomo Ronzitti ha aperto al Teatro della Gioventù di Genova la cerimonia dedicata al Giorno del Ricordo, in memoria degli italiani della Venezia Giulia e Dalmazia perseguitati e costretti alla fuga alla fine della Seconda Guerra mondiale.

“La persecuzione degli italiani della frontiera orientale è stata una delle pagine buie della nostra storia nazionale ed europea – ha aggiunto Ronzitti – una pagina di cruenta pulizia etnica, che non può più essere rimossa, negata o mistificata: una tremenda e triste realtà, che richiama responsabilità internazionali, ascrivibili al gioco degli interessi delle grandi potenze, e quelle nazionali, discendenti dai calcoli non proprio nobili della politica interna”.

Dopo il presidente del consiglio ha preso la parola Claudio Eva, presidente del Comitato provinciale genovese dell’Associazione nazionale Venezia Giulia Dalmazia (Anvgd), che ha ricordato il dramma e la paura dei profughi istriani, mentre Giunio Lavizzari Cuneo, direttore del Teatro della Gioventù, ha letto alcuni brani dal libro “Lettere prima di una foiba”, scritto da Maria Grazia Giassi prima di essere giustiziata.

Sandro Pellegrini, storico dell’Anvgd, ha spiegato le ragioni che hanno spinto molti esuli a stabilirsi in Liguria. Commovente l’intervento Fulvio Mohoratz, presidente regionale Anvgd. Al termine della cerimonia si è svolta la premiazione dei ragazzi che hanno vinto l’ottava edizione del concorso organizzato dal consiglio regionale “Il sacrificio degli italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia: mantenere la memoria, rispettare la verità, impegnarsi per garantire i diritti dei popoli”. Alla manifestazione hanno assistito numerosi consiglieri regionali, autorità civili e religiose.

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