[thumb:10447:l]Vado Ligure. Anche il commissario provinciale della Croce Rossa Italiana, Adriano Baldini, replica alle accuse del consigliere comunale vadese Franca Guelfi, che nei giorni scorsi aveva criticato duramente la presenza del simbolo della CRI su alcuni manifesti di Tirreno Power.
Spiega Baldini: “La ‘neutralità appartiene al movimento internazionale della Croce Rossa da sempre, a partire dagli organismi mondiali per finire alla più piccola e sperduta unità locale. Questo è un fatto inequivocabile e facilmente dimostrabile. Dalla parte di nessuno e dalla parte di tutti: è per questo che la Croce Rossa non partecipa ad alcun conflitto, ivi compresi quelli di carattere meramente politico”.
“Nonostante ciò – attacca il commissario del comitato provinciale – troppo spesso accade che la CRI venga bersagliata e tirata in ballo impropriamente per evidenti interessi di parte da soggetti che non conoscono, o fanno finta di non conoscere, la realtà delle cose. Questi attacchi gratuiti spiacciono veramente. Non solo per i danni che possono essere creati alla nostra attività, ma anche perché viene messa palesemente in dubbio l’onestà intellettuale dei nostri volontari, che dedicano gratuitamente il loro tempo libero nell’esclusivo interesse di chi soffre, spesso sottraendolo al lavoro ed alla famiglia”.
“Ancora più doloroso è quando a ‘sparare sulla Croce Rossa’ sono soggetti che hanno per tre volte il dovere di conoscere bene la bontà dell’operato della nostra associazione: come cittadini, come appartenenti al consiglio comunale e come soci volontari”, affonda Baldini, che poi prosegue: “La fiducia che la popolazione riserba alla Croce Rossa di Vado Ligure è da sempre dimostrata e non può essere minata da affermazioni false e tendenziose. False perché non rispondono affatto alla realtà degli eventi, tendenziose perché sono fatte da chi, invece, non può certo dichiararsi, nella querelle, neutrale e disinteressato”.
“Il comitato locale di Vado Ligure della Croce Rossa Italiana ha autorizzato Tirreno Power ad utilizzare il proprio simbolo nell’ambito di comunicazioni tese a segnalare l’attività di carattere sociale che l’azienda svolge in ambito territoriale, e così come la CRI, campeggiano nei manifesti oggetto del contendere, anche i marchi di altre associazioni altrettanto meritevoli e non citate come, per esempio, l’Auser”, spiega ancora il commissario provinciale.
“Questo affiancamento non è e non può essere inteso come un sostegno alle attività commerciali, fino a prova contraria legittime e legali, della Tirreno Power, ma solamente come la dichiarazione che questa azienda, oltre a produrre energia, si impegna anche in attività socialmente utili”, continua Baldini. “La Croce Rossa dichiara questo e sottoscrive gli intenti così come dichiarati nel codice etico. Non siamo, né intendiamo essere, preposti o titolati a certificare le emissioni o a individuare la giusta localizzazione di impianti”.
Il responsabile provinciale dell’ente di via Scarpa conclude poi con una stoccata finale: “Per quanto riguarda le inappropriate speculazioni sul presunto fiume di denaro che la Croce Rossa di Vado Ligure riceverebbe dagli amministratori comunali e dalla cittadinanza e sull’uso che viene fatto di tutti i proventi, invitiamo chiunque a prendere visione dei bilanci e delle relative relazioni che sono pubbliche e trasparenti. Rammarica constatare che chi ha fatto queste infelici dichiarazioni non solo ne ha diritto come cittadino, ma anche dovere come socio attivo, che ha il compito di approvarli”.