Economia

Al via il ripascimento del litorale di Savona

Spiaggia Fornaci Savona

[thumb:6537:l]Savona. Inizieranno entro la fine di febbraio i lavori per il ripascimento delle spiagge nell’area Fornaci e Nattarella. Si tratta di due interventi, il primo dei quali interessa le spiagge di corso Vittorio Veneto a partire dal Molo Green fino alla spiaggia libera delle Fornaci (700 metri di ripascimento). Il secondo la zona di Zinola tra il Camping Vittoria e i Bagni La Playa.

Il progetto prevede la realizzazione di “setti” (barriere sommerse) perpendicolari all’arenile nella zona di Corso Vittorio Veneto: sono tre e costruiti in geotubo (una sacca di tre-quattro metri di diametro riempita di sabbia e adagiato sul fondale). La funzione di questi setti è quella di ostacolare lo spostamento della sabbia da levante verso ponente. “Non si vedono, sono completamente sommersi da sabbia e mare – spiega il presidente dell’associazione Bagni Marini, Enrico Schiappapietra – non c’è alcun impatto paesistico e ambientale; il progetto ha ricevuto l’autorizzazione della Regione e dell’Arpal”.

Ad essersi aggiudicata la gara per i lavori è stata l’impresa Pozzi di Genova. Il costo totale dell’opera ammonta a 800.000 euro. “Questo è il progetto su cui si lavora da tempo perché l’erosione di quel tratto di spiaggia era sempre più grave – osserva il presidente dei Bagni Marini – L’opera, per tipologia d’interventi, risolverà l’annosa vicenda dell’arenile delle Fornaci e Nattarella, che peraltro hanno ottenuto sei Bandiere Blu consecutive. Dal punto di vista degli stabilimenti balneari posso dire che questo intervento è accolto con la massima soddisfazione. Abbiamo richiesto e contribuito perché questo ripascimento fosse realizzato. La collaborazione tra il porto e il mondo del turismo balneare segna l’affermazione della possibile compatibilità delle attività portuali con quelle turistico-balneari”.

Prosegue Enrico Schiappapietra: “Abbiamo avuto un inverno di forti mareggiate. Questo intervento di rinascimento cade nel momento di massima necessità. Vorremmo che anche altre amministrazioni della provincia fossero più sensibili a questo problema. Se oggi non si salvaguarda il bene più prezioso che ha la Liguria, l’arenile, i problemi non potranno che essere maggiori. Senza spiaggia non si fa il turismo balneare”.

“Dopo le forti mareggiate le associazioni di categoria interessate hanno fatto richiesta per la dichiarazione dello stato di calamità – sottolinea Schiappapietra – Richiesta che è stata accolta e comunicata dal governo alla Regione. Qualche giorno fa però una lettera inviata alle Associazioni dei Bagni Marini da parte delle Camere di Commercio ci ha comunicato che, nonostante il riconoscimento dello stato di calamità la Regione non dispone di finanziamenti per gli interventi necessari”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.