Cronaca

Spotorno, è morto l’artista Ettore Canepa

Ettore Canepa

[thumb:10225:l]Spotorno. E’ deceduto all’età di 88 anni il noto pittore spotornese Ettore Canepa. Ricoverato all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure durante le feste natalizie, sotto l’occhio amorevole della moglie Tilde, è mancato dopo un progressivo peggioramento delle condizioni di salute aggravate dai problemi cardiologici di cui soffriva da tempo. “Un artista spotornese e ligure di grande talento – lo ricorda il sindaco Bruno Marengo, amico di lungo corso – Ha ‘cantato’ in pittura, con i suoi colori e con il suo tratto inconfondibile, il paesaggio della nostra regione, nello spirito di un’infaticabile ricerca”.

Un’amicizia, quella con Bruno Marengo, che era anche sodalizio culturale. Canepa, infatti, ha ispirato diversi lavori letterari del primo cittadino spotornese, primo fra tutti il romanzo “La Cattedrale di Apenac”, del 1994. “Apenac” non è altro che l’anagramma di Canepa. Era stato proprio quest’ultimo a suggerire all’autore l’idea di una “cattedrale simbolo di speranza, che sorge all’orizzonte sul mare davanti a Spotorno, tra l’isolotto di Bergeggi e Capo Noli”. “Un simbolo di una speranza di valori positivi ma che fa sognare anche eventi impossibili” spiega Marengo, per il quale l’amico pittore aveva realizzato anche le copertine delle pubblicazioni.

“Una persona schietta e diretta, dotata di rara intelligenza – sottolinea ancora il sindaco di Spotorno – Capace di essere inflessibile e senza mezzi termini, ma sempre nella ricerca della giustizia. Un ligure a tutti gli effetti: esplicito e leale. Ogni anno a metà agosto il Comune allestiva una mostra dei suoi ultimi lavori. La sua azione di stimolo nella vita culturale della cittadina è sempre stata encomiabile ed ha portato buoni frutti grazie al suo entusiasmo propositivo”.

Dopo il pensionamento dall’attività di geometra, Canepa si era dedicato a tempo pieno alla passione pittorica, pur interessandosi continuamente di questioni professionali e giuridiche. I suoi quadri ritraggono gli scorci della Liguria, i profili della Riviera, il borgo di Spotorno. Case sospese e immateriali, quasi veli leggeri sulla terra, il mare mediterraneo trasfigurato dalle luci, sequenze di persiane tipicamente liguri. Un’intera serie della produzione artistica (oggi molto quotata) è dedicata ai fossili e ai fondali marini. Lavori apprezzati dalla critica e dagli appassionati. Nell’astrazione, la ricorrente presenza delle abitazioni tipiche delle borgate a ridosso del litorale: “Le case sono i simboli dell’essere umano, dell’umanità varia che le ha costruite, che ci vive e ci lavora” era solito dire.

La salma verrà trasferita a breve dal nosocomio pietrese alla chiesetta di Santa Caterina, a pochi metri dall’abitazione dell’artista. I funerali si svolgeranno giovedì 15 gennaio alle 10,30 nella chiesa parrocchiale di Spotorno.

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