[thumb:7166:l]Regione. Un netto “no” alla proposta di abbassare da 0,5 allo zero il tasso alcolemico per chi guida, perché “non serve a nulla” e ci vuole invece “una netta distinzione fra vino e superalcolici oltre a una azione di maggiore conoscenza del disagio giovanile”. Giancarlo Cassini, assessore all’Agricoltura della Regione Liguria, forte di una posizione condivisa da tutti i suoi colleghi delle altre regioni italiane, scrive al governo, al ministro per le Politiche Agricole Luca Zaia, e ai parlamentari liguri per far cambiare idea alla Commissione Trasporti della Camera che sta discutendo la modifica del Codice della Strada.
“Credo sia necessario non parlare genericamente e solamente di alcool, ma distinguere tra superalcolici e prodotti, come il vino, che sono oggetto di tutt’altro consumo e in altri contesti. Se si vuole veramente affrontare il problema degli incidenti stradali causati da guida in stato di ebbrezza – dice Cassini – è necessario innanzitutto dire con chiarezza quali sono le vere cause che ne sono alla base, e quindi chiedersi quali correlazioni vi siano tra la possibilità di pubblicità esplicita e camuffata che ha trasformato l’uso di determinati prodotti in qualcosa di molto alla moda con l’adozione, da parte di giovani e giovanissimi, di determinati stili e modelli comportamentali”.
Sul vino Cassini dice che “oltre ad essere una bevanda storicamente e culturalmente legata in modo forte alla nostra storia e alla nostra cultura, ha, nella stragrande maggioranza delle situazioni, una modalità di consumo che è quanto di più lontano dallo sballo e dalla ubriacatura. Appartiene invece a una educazione al consumo moderato e consapevole, e nella stragrande maggioranza dei casi non ha legami con gli incidenti e le stragi che noi vogliamo ridurre”.