[thumb:1596:l]Ponente. Il film “Inkheart”, l’ultima megaproduzione della “New Line cinema” prima del fallimento, costato oltre 60 milioni di dollari e i cui esterni sono stati interamente girati a Laigueglia, Balestrino, Albenga e Alassio, oltre che a Entracque, in provincia di Cuneo, ha incassato poco più di 7,7 milioni di dollari nel primo fine settimana, piazzandosi al settimo posto della classifica americana. Difficilmente riuscirà a coprire i costi di produzione con il solo box office americano.
Laconico il commento di Jeff Goldstein, vice presidente della Warner Bros: “In questo week end le famiglie americane hanno preferito non andare al cinema”. Solo i film che hanno ottenuto la nomination agli Oscar, infatti, grazie a un notevole ritorno pubblicitario, hanno visto un sensibile aumento degli spettatori.
Il fantasy, già uscito in molti mercati importanti, ha finora deluso le aspettative dei produttori: in Germania, nazione dell’autrice della saga Cornelia Funke, dove il libro è stato un autentico best seller, ha incassato meno di 10 milioni di dollari, mentre nel Regno Unito ha raggiunto quota 5,5 milioni di dollari.