Economia

Turismo, Bocca: “Con taglio IVA aumenterebbe il fatturato”

Camera Hotel

[thumb:8122:l]Se nel nostro Paese si riducesse l’Iva dal 10 al 5% nei comparti ricettivo e ristorazione i consumi turistici farebbero segnare un giro di affari di quasi 100 miliardi di euro, archiviando un incremento secco del 4,7%. Conseguentemente a questa riduzione di aliquota gli investimenti operati dagli imprenditori turistici passerebbero dai 7,8 miliardi di euro del 2007 ad oltre 8,3 miliardi, facendo segnare un aumento del 6,6%.

Questa la proposta illustrata oggi dal presidente Confcommercio-Confturismo, Bernabò Bocca, messa a punto dalla stessa organizzazione insieme al Ciset (Centro internazionale di studi sull’economia turistica) e all’Università Cà Foscari di Venezia. Questa proposta, ha spiegato Bocca, “l’abbiamo illustrata oggi al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e ci apprestiamo a richiedere un incontro col ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, per illustrate anche a lui quali benefici concreti potrebbero derivare da questa iniziativa del governo, che tra l’altro era già prevista nel programma elettorale del centrodestra”.

Da questi dati, ha sottolineato Bocca, andrebbero stornati 519 milioni di euro di minori entrate fiscali per le entrate dello Stato, “ma a conti fatti il saldo vedrebbe una cifra finale che dagli oltre 103 miliardi di euro del 2007 si attesterebbe a quasi 108 miliardi, facendo segnare un incremento a regime del 4,3%”

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