Lettera al direttore

Treni: peripezia di un viaggiatore tra annunci e ritardi

Arrivano puntuali le feste di Natale e Trenitalia ci regala un’altra di quelle giornate che l’hanno resa celebre in tutto il paese. La mattina del 29 dicembre arrivo in stazione a Savona alle 7,05 per prendere il (tristemente noto per i suoi frequenti guasti) regionale 11352 per Albenga e appena entro in stazione vengo accolto dall’altroparlante con la solita notizia che il treno subirà un ritardo di 40 minuti.

Immagino già quale sarà lo sviluppo successivo della vicenda con il treno che in realtà verrà soppresso e verrà sostituito dal successivo regionale 11362 delle 7,45 quindi mi metto paziente ad attendere al freddo e in piedi, in quanto da ormai tempo immemore in biglietteria a Savona non esistono più panche su cui sedersi mentre non è mai esistita una sala d’aspetto degna di tal nome; esiste infatti un bugigattolo di 4 metri per 4 freddo sporco e puzzolente sul primo bianrio cui è stato dato il nome di sala d’aspetto ma non ci voglio neanche pensare a entrare li dentro!

Come da me già preventivato l’11352 viene soppresso; scopro chiamando alcuni colleghi provenienti da Genova che la soppressione è stata dovuta tanto per cambiare a un guasto occorso dopo la stazione di Arenzano (ma il treno non dovrebbe partire da Arenzano alle 6,42? Perchè il tutto a Savona ci è stato comunicato ben 20 minuti dopo?).

In ogni caso il tempo passa e nè alle 7,45, nè alle 7,55 si vede l’ombra di un treno, si vede invece a vista d’occhio ammucchiarsi gente su gente con valige e valigioni tra la biglietteria e il corridoio che porta ai binari, i motivi? Semplice, anche i treni per Genova iniziano ad accumulare ritardi, il regionale delle 7,19 per San Giuseppe è stato come tutte le mattine soppresso, ma soprattutto, per fine anno ecco la chicca: la biglietteria non riesce a emettere i biglietti supplementi intercity in quanto non sussiste il collegamento informatico con la disponibilità dei posti e la gente rimane bloccata. Vedo infatti un mio amico sfrecciarmi davanti per prendere il treno regionale delle 7,47 anzichè l’intercity per Genova per evitare di dover fare il supplemento a bordo con rischio di discussioni o di pagamento di sovratassa.

Finalmente alle 8,05 circa viene annunciato l’arrivo del treno 11362 per Ventimiglia che, naturalmente vista la soppressione dell’11352 delle 7,10 effettuerà fermate in tutte le stazioni. Saliamo finalmente sul marciapiede ed ecco arrivare con andatura lenta e sonnecchiosa un meraviglioso treno formato da un locomotore e tre! (dico tre!) carrozze completamente straripanti di gente. Davvero uno spettacolo, un treno che fa servizio per due, nell’ora di punta per lo spostamento dei pendolari (e meno male che le scuole sono chiuse) è formato da tre misere carrozze. Vergognoso!

Alla fine tra fermate e ritardi il treno arriva finalmente ad Albenga alle 9,05, così io che mi sono svegliato alle 6,20 per timbrare in orario alle 8,15 ad Albenga timbro con un’ora di ritardo che mi verrà detratta dalle mie ferie. Ma niente paura, posso permettermi di uscire con comodo dal lavoro, tanto il mio treno sarà sicuramente in ritardo, così come successo sempre oggi all’Eurostar delle 16,55 da Genova per Savona (proveniente da Milano) che (mi è stato detto) viaggiava con solamente 80 minuti di ritardo per mancanza di materiale rotabile (cioè mancavano le carrozze di un Eurostar, con quello che se lo fanno pagare)!

Insomma mancano ancora due giorni alla fine dell’anno e sono sicuro che Trenitalia farà di tutto per peggiorare ancora i suoi servizi, ma in ogni caso anche per il 2008 può andare fiera di aver scontentato, fatto viaggiare nel lerciume e aver fatto sprecare ore e ore di vita a noi poveri pendolari che non possiamo far altro che pagare un abbonamento per farci prendere quotidianamente in giro.


Alessandro Incolto

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