Cronaca

Tentato omicidio al Santa Corona: si cerca il venditore dell’arma

Tentato omicidio al Santa Corona: dottor Stefano Nosengo

[thumb:10016:l]Pietra Ligure. Sta meglio il dottor Stefano Nosengo, il direttore del reparto di otorinolaringoiatria del Santa Corona raggiunto ad una gamba da un colpo di pistola sparato dal settantacinquenne Mario Rendina. Il pensionato, insodisfatto per i risultati di un’operazione chirurgica effettuata dal medico stesso, si è armato con una vecchia Mauser 6,35 ed ha fatto fuoco all’Unità Spinale sull’uscio di un ambulatorio. Il proiettile ha trapassato da parte a parte il polpaccio destro del dottore che, sottoposto ad una cura antibiotica, tuttavia potrà ricominciare presto a camminare. Provvidenzialmente, la pallottola non ha trafitto le ossa o provocato lesioni ai tendini.

Mario Rendina, ex commerciante ambulante di frutta e verdura di origini napoletane e trapiantato da tempo ad Albenga, si trova agli arresti domiciliari nella sua abitazione nella frazione di Leca. Il sostituto procuratore della Repubblica Giovani Battista Ferro gli ha contestato il tentato omicidio e il porto abusivo di arma da fuoco. Oggi l’uomo sarà interrogato a Savona dal giudice Donatella Aschero alla presenza del pubblico ministero e del legale difensore. Rendina, operato ad un orecchio dal dottor Nosengo, incapace di rassegnarsi all’insuccesso dell’intervento e minato da generali problemi di salute (non ultimi lancinanti mal di testa), avrebbe agito sull’onda della disperazione. E’ stata la prontezza di riflessi del medico ad evitare la sciagura: senza la deviazione della pistola avvenuta nelle fasi concitate della colluttazione, una pallottola avrebbe forato il petto dello specialista.

Le indagini degli inquirenti si stanno concentrando ora sulla provenienza della pistola, un vecchio modello di fabbricazione dell’Est. L’arma, come constatato dai carabinieri, ha la matricola integra. Potrebbe essere stata acquistata da un extracomunitario o forse essere un residuo bellico passato di mano in mano prima di giungere sul territorio ingauno. E’ possibile che non sia stato il pensionato ad acquistare direttamente la rivoltella, ma che questi si sia rivolto ad un amico o ad un conoscente per procurarsela. La perquisizione dell’abitazione del settantacinquenne, in via Casa Vecchia, per ora non ha portato ad alcun risultato. E’ comunque opinione degli investigatori che l’arma arrivi da un circuito criminale specializzato, per lo meno, nella ricettazione.

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