Cronaca

Controlli sul pescato: multe e denunce nel Savonese

Pesce pescato

[thumb:3049:l]Provincia. Più di 138 tonnellate di pescato sequestrato, di cui oltre il 90% di prodotto scaduto, in cattivo stato di conservazione e il rimanente 10% venduto come prodotto più pregiato o senza documentazione di provenienza. E’ il bilancio dell’operazione “Pesce trasparente” condotta dalle Capitanerie di Porto sulle vendite di prodotti ittici in concomitanza con le festività natalizie, con lo scopo di salvaguardare consumatori e acquirenti. Dallo scorso 12 dicembre su tutto il territorio nazionale oltre 2000 uomini e donne dei nuclei ispettivi pesca del Corpo hanno controllato l’intera filiera con una particolare attenzione ai magazzini di stoccaggio del pescato, alle grandi catene di distribuzione e ai mercati ittici.

Sul territorio savonese l’attività di controllo e prevenzione dei nuclei di polizia marittima della Capitaneria di Porto di Savona e dei dipendenti uffici di Alassio, Andora, Loano, Finale e Varazze, ha praticamente azzerato i sequestri di pescato sotto misura, il cosiddetto novellame; numerosi sono stati invece gli interventi repressivi nel campo della etichettatura del prodotto e soprattutto per frode in commercio, cattivo stato di conservazione dei prodotti o vendita dei prodotti scaduti, come nel caso di un ristorante cinese di Savona.

Complessivamente in provincia sono state sette le segnalazioni per reati penali trasmesse alla Procura della Repubblica e cinque le sanzioni amministrative di circa 2000 euro inflitte a punti vendita o ristoratori.

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