Economia

Sindacati polemici sulle risorse per il trasporto pubblico locale

Liguria. I nuovi criteri di ripartizione dei fondi aggiuntivi destinati al trasporto pubblico locale, approvati nei giorni scorsi dal consiglio regionale ligure, lasciano perplesse le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil: “L’approvazione di questo provvedimento è avvenuta, contrariamente a quanto accade su altri temi, al di fuori di qualsivoglia confronto con le organizzazioni sindacali, modificando radicalmente i criteri di ripartizione adottati dal piano triennale che, seppur non pienamente condivisibili, avevano una loro logica ed un loro equilibrio”.

“La metà dei fondi – spiegano infatti i sindacati confederali – sarà assegnato sulla base dei chilometri percorsi ed il restante 50% sulle ore di servizio. Tali criteri che non considerano in nessun modo il numero dei passeggeri trasportati ed il tasso di innovazione e razionalizzazione perseguiti dalle aziende”.

In particolare Cgil, Cisl e Uil stigmatizzano le riduzione dei trasferimenti destinati alle singole aziende e l’assenza di vincoli di spesa, che potrebbe compromettere il pagamento degli aumenti contrattuali. “Questo – prosegue la nota sindacale – costringerà le amministrazioni locali ad intervenire con risorse proprie che, non essendo disponibili a causa dei tagli del Governo, le costringeranno a dover ridurre la quantità e qualità dei servizi erogati”.

“Inoltre – tuonano le tre segreterie regionali confederali – le aziende di trasporto pubblico chiederanno a gran voce l’aumento delle tariffe, con grave pregiudizio per il reddito dei cittadini liguri a partire da quello delle fasce più deboli, che sono le maggiori utilizzatrici del servizio”.

Le organizzazioni sindacali concludono chiedendo il ritiro del provvedimento l’apertura di un percorso negoziale, annunciando, in assenza di questo, la possibiltità di dar vita a tutte quelle iniziative che riterranno opportune per modificare la situazione attuale.

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