Politica

Provincia, verso le dimissioni dei consiglieri: Bertolotto risponde ai lettori

Marco Bertolotto

[thumb:4463:l]Provincia. “Io non mi dimetto”. Lo ha ribadito ancora questa mattina ad IVG.it il Presidente della Provincia di Savona Marco Bertolotto, rispondendo alle dichiarazioni dell’Udc sulla situazione politica a Palazzo Nervi: “Cosi sperano di poter dire che sono stato io che me ne sono andato…”, afferma Bertolotto, che ora attende gli esiti della riunione del centro sinistra convocata per lunedì prossimo, anche se già intravede quale sarà lo scenario più probabile: “non credo si arriverà al prossimo consiglio provinciale con la presentazione di una mozione di sfiducia, per il PD e i partiti del centro sinistra sarebbe un’altra figuraccia. Vogliono evitare il confronto e la discussione sui contenuti veri della crisi politica e amministrativa, quindi ritengo che sceglieranno la via delle dimissioni in massa dei consiglieri provinciali, 13 su 25, in modo che l’assemblea decada automaticamente”.

Intanto il Presidente della Provincia risponde in cinque punti ai commenti dei lettori di IVG.it sulla crisi a Palazzo Nervi, in particolare ai giudizi espressi da “Elenindi”. Di seguito il testo integrale inviato del Presidente Bertolotto inviato alla redazione di IVG.it:

“Nel PD, come una volta nel PCI, ai propri militanti non viene detta la verità, ma si preferisce mistificare e condannare senza ascoltare le ragioni di chi viene imputato. Io tanti anni fa uscii dal PCI, proprio perché mancavano le più elementari regole democratiche. Farebbe bene Elenindi a porsi più domande e ad avere meno certezze. Ecco la versione dei fatti carissima compagna.

1) Mi dimisi dal PD il 17 gennaio 2008 dopo innumerevoli attacchi alla mia persona, e riporto le parole del testo inviato al segretario del PD Giovanni Lunardon:

Caro Giovanni, come temevo non hai avuto il coraggio politico di prendere posizione, ed hai preferito barcamenarti assurgendo a ruolo di arbitro tra le parti.

Ti avevo chiesto una presa di posizione inequivocabile sul ruolo del Presidente della Provincia, senza fare riferimenti a Cairo o altro. Ma hai voluto fare riferimenti che mi hanno ripiombato in una polemica che non è la mia, mettendomi alla stregua di un giovane, inesperto, Sindaco isterico…Tutti gli osservatori politici e i portatori di interessi,
riconoscono alla Provincia e all’azione mia e della mia giunta un ruolo positivo, e tutti si chiedono perché ho un partito che non mi difende. Sono stufo. Ho una dignità che devo poter difendere. Da troppo tempo vi siete dimenticati di ciò. Ti conosco da tempo e farei un torto alla tua intelligenza se pensassi che non ti rendi conto della mia situazione, per
cui ritengo che il tuo atteggiamento sia dettato da opportunità politiche che non condivido.

Finisce qua la mia esperienza nel Partito Democratico.

Ho acquisito molto da 13 anni di attività politica, e per questo penso di essere una risorsa per il mio territorio. Ma evidentemente non lo sono per il Partito Democratico. Mi duole constatarlo, ma da tempo avevo segnali di questa natura.

Terminerò il mio mandato per rispetto degli elettori che hanno riposto in me la loro fiducia.

Dopodichè deciderò in libertà quale strada intraprendere, poiché non mi sento vincolato ad un partito che non ha mai, e ripeto mai, alzato la voce per difendermi dagli innumerevoli e pretestuosi attacchi.
Con stima e affetto.

Marco

2) decidemmo di affrontare le questioni dopo le elezioni politiche, per le quali il PD mi chiese di aiutare la campagna elettorale: cosa che feci più di ogni altro.

2) tradisci gli elettori quando non porti a compimento il programma elettorale. La rottura di oggi non è sul programma, ma su cosa accadrà nelle elezioni del 2009. La sinistra ha deciso di tradire il rapporto con gli elettori e chiude l’esperienza amministrativa in Provincia perché non vuole dare un vantaggio al Presidente uscente. A quanto pare, il programma e gli interessi del territorio, per la sinistra nulla contano rispetto agli
interessi dei rispettivi partiti.

3) in Consiglio ho detto che ho sempre tenuto distante dal governo chi voleva fare delle porcherie, e che ho sempre tenuto sui binari della legalità e del rispetto delle competenze il governo della Provincia. Non ho accusato nessuno, ma ho ribadito il metodo di governo della mia giunta. Chiediti perché qualcuno si è sentito accusato, ha forse problemi con la sua coscienza?

4) non ho mai condiviso le primarie. Queste hanno senso quando i partiti non esistono. Farle con la regia dei partiti è prendere in giro la gente, è decidere prima chi dovrà vincere. Partecipai alle primarie di Veltroni per spirito di servizio, ma senza convinzione, perché il risultato era scontato. Chiediti perché hanno fatto rinunciare alle primarie nazionali dello scorso anno persone come Bersani o altri autorevoli personaggi: avrebbero disturbato i soliti manovratori.

5) Oggi, nel PD le primarie sono il sistema per far fuori chi non è allineato e coperto agli interessi del partito. Mi è stato proposto dal PD, di metterci intorno ad un tavolo in un ristretto numero, e di decidere insieme le finte primarie in modo da soddisfare le esigenze di ogni soggetto ed in modo da lasciare alla segreteria del PD la regia. Mi sono rifiutato perché io non prendo in giro i cittadini. Chiediti se le primarie di Celle Ligure sono state una cosa seria. Aspetta di vedere le primarie per la Provincia e poi richiediti cosa ci stai a fare in questo partito, sempre se tu sia del PD.

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