Cronaca

Lettere minatorie all’ex consigliere provinciale Nicolick

Lettere minatorie all'ex consigliere provinciale Nicolick

[image:9782:r:s=1]Savona. Il consigliere provinciale uscente Roberto Nicolick ha reso noto di aver ricevuto questa mattina due messaggi di minaccia anonimi, uno in busta chiusa ed affrancata regolarmente, l’altro posto nella cassetta delle lettere. “Entrambi sono inquietanti e frutto di un maniacale lavoro di collage. In uno, fatto ritagliando lettere di un quotidiano, mi si fa capire che chi ha perso non può avere alcuna ragione per un ritorno nella memoria; il secondo, frutto di un elaborato collage, mi ritrare nel ruolo di prgioniero delle Brogate Rosse, con la scritta accanto, sempre a lettere ritagliate, ‘Resistenza sempre’ e una fotocopia rimpicciolita del mio libro attualmente in circolazione”.

“Ritengo che la molla che abbia spinto l’ignoto o gli ignoti a predisporre le due missive sia stata l’uscita del mio libro, relativo ad una strage avvenuta a Cadibona, dopo la fine della guerra, ad opera di partigiani comunisti” osserva Nicolick. Il politico savonese si è infatti occupato di recente di alcune tematiche storico-resistenziali locali ed è appunto uscito di recente il suo saggio dal titolo “Trentanove biglietti di sola andata”, dedicato al cosiddetto eccidio del Colle di Cadibona, in cui morirono trentanove prigionieri repubblichini per mano di partigiani comunisti.

Il titolo del libro, facendo riferimento alla “sola andata”, allude al fatto che le vittime furono inizialmente trasportate a bordo di un autobus di linea verso la loro ultima destinazione, di fronte al plotone di esecuzione. Nel libro è riportato uno stralcio degli atti giudiziari e l’elenco nominativo delle vittime, mentre i nomi degli assassini, tutti amnistiati, sono indicati con le sole iniziali. “Questo per tutelare i discendenti dei responsabili, che non devono pagare per le colpe dei loro padri o dei loro nonni” sottolinea l’autore, aggiungendo: “Ancora oggi, a distanza di sessantatre anni, nella memoria degli anziani di Savona esiste, purtroppo, una fortissima tendenza alla rimozione su questi omicidi politici, un comodo oblio. Il testo non vuole essere un atto di accusa, ma al contrario uno spunto per pensare in modo diverso alcuni fatti e soprattutto un contributo umano su un periodo storico molto controverso, che deve essere illuminato in tutti i suoi aspetti, anche in quelli più oscuri”.

Nel mese di marzo dello scorso anno Roberto Nicolick, allora capogruppo provinciale della Lega Nord, aveva denunciato la ricezione di una strana busta nel suo ufficio di Palazzo Nervi, sospettando che il contenuto, costituito da polvere, fosse costituito da antrace. La successiva perizia eseguita a Foggia nel laboratorio del centro di riferimento nazionale dell’Istituto Zooprofilattico, per conto della Digos di Savona, aveva escluso che potesse trattarsi di una minaccia batteriologica. Nel frattempo Nicolick ha continuato a ricevere lettere anonime con insulti e frasi intimidatorie.

Per le due lettere ricevute stamani, il destinatario ha preferito non allertare le forze dell’ordine. “Mi sono stancato di compilare relazioni di denuncia, se poi le indagini si trovano a non poter procedere o vengono archiviate – afferma Nicolick – Tempo fa ho ricevuto sul telefonino un centinaio di sms ingiuriosi inviati da una cabina telefonica, ma non è stato possibile all’autorità giudiziaria fare accertamenti. Quanto alle missive, le chiamo ‘letterine inquietanti’ e ne ricevo spesso. Nel caso odierno si tratta di una minaccia legata alla pubblicazione del mio libro, che pure viene acquistato anche da persone di opposta concezione politica, poprio perché l’intento è quello di suscitare un dibattito razionale e civile”.

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