Asl 2, i risultati del convegno sugli incidenti domestici

Savona. Si è svolto nella mattinata di ieri un convegno, organizzato dalla Asl 2, presso la Sala Rossa del Comune di Savona, sul tema della prevenzione degli incidenti domestici. Ne hanno parlato Danilo Cimolato, responsabile della centrale operativa 118, Fiorella Robba, dell pronto soccorso, Francesco Lanza, direttore di ortopedia dell’ospedale Santa Corona, Maurizio Modenesi, direttore del dipartimento cure primarie e Cesare Cometto, coordinatore dei terapisti della riabilitazione della struttura complessa anziani.

“La causa più frequente di incidente domestico – hanno spiegato gli organizzatori – è la caduta, che si presenta in tutte le età, ma che per l’anziano si traduce prevalentemente nella frattura del femore e, in minor misura, del polso e dell’omero. La gravità del traumatismo nell’anziano è legato a tutte le patologie concomitanti presenti in questa fascia di popolazione e spesso anche una guarigione perfetta della frattura non impedisce che si inneschino quadri di scompenso generale, che possono portare alla morte del paziente nell’arco di un anno”.

“Molte volte poi – hanno proseguito gli esperti dell’Asl 2 – la paura dei cadere nuovamente induce l’anziano a muoversi meno, a perdere parte delle proprie autonomie, anche per una iperprotezione da parte dei famigliari. Questa sedentarietà non fa che aggravare un quadro di osteoporosi e fragilità ossea già presente e facilitare la frattura a seguito di caduta”.

Per prevenire gli incidenti domestici nella terza età la struttura complessa Anziani dell’Asl ha distribuito agli operatori di assistenza domiciliare schede di valutazione del rischio, nelle quali venivano rilevati diverse caratteristiche ambientali, dalla presenza di scale o scalini troppo alti alla presenza di tappeti, e fattori clinici del paziente, come l’assunzione di farmaci ipnoinduttori, diuretici e di altro tipo.

Molti anziani, durante l’indagine hanno mostrato difficoltà ad essere convinti della necessità di eliminare i tappeti o di limitare i mobili nelle stanze per rendere più agevoli i loro movimenti, mentre maggiore sensibilità si è rilevata nelle persone che già avevano subito un trauma da caduta in ambito domestico.

I relatori hanno poi evidenziato come, purtroppo, numerosi accessi al pronto soccorso degli ospedali descritti come incidenti domestici siano in realtà eventi legati a violenze attuate all’interno delle mura domestiche da parte di famigliari nei confronti di adulti, anziani e bambini.

Su questo argomento si è evidenziato come un incremento nei numeri relativi ai traumatismi da violenze domestiche sia in realtà un miglioramento nella capacità di indagine durante il triage ospedaliero, legato ad una maggiore sensibilizzazione e formazione del personale, che riesce a guadagnarsi la fiducia del paziente permettendogli un racconto veritiero dell’accaduto.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.