[thumb:5615:l]Albenga. Testamento biologico, eutanasia ed etica di fine vita. Saranno questi gli argomenti trattati venerdì 14 novembre, nell’ambito del secondo incontro del “laboratorio di analisi socio-politica” promosso dal Centro Aiuto Vita di Albenga. Sarà presente la senatrice Laura Bianconi, membro della dodicesima Commissione Igiene e Sanità al Senato, prima firmataria dell’undicesimo disegno di Legge in materia di fine vita, presentato venerdì scorso; l’onorevole Paola Binetti, membro della dodicesima Commissione Affari Sociali alla Camera; ed il professor Luca Bucci, medico, teologo morale e docente universitario di Bioetica.
“I recenti episodi di cronaca, l’ampio dibattito parlamentare e i lavori delle Commissioni di Camera e Senato ci hanno convinto che di questi argomenti è necessario discutere”. Così Eraldo Ciangherotti, presidente del CAV ingauno e vicepresidente di Federvita Liguria, presenta il secondo appuntamento del ciclo “Sette incontri tra politica e vita”, che si terrà alle ore 20,30 all’ Auditorium San Carlo di Albenga.
“E’ necessario parlare di testamento biologico – sottolinera Ciangherotti – e spiegare tutti gli eventuali vincoli delle proposte di legge attualmente in discussione. Per fare chiarezza, per dire no all’eutanasia, anche passiva, e si all’idratazione, alimentazione e ossigenazione, che sono sostegno vitale e non terapie straordinarie. Troppe inesattezze, troppe ambiguità su questo argomento. Il caso Eluana Englaro ci ha fatto capire quanto sia necessario possedere strumenti sicuri per definire il valore e l’efficacia delle direttive anticipate”. La vicenda della giovane di Lecco lo scorso luglio aveva coinvolto direttamente gli attivisti del CAVi, che avevano aderito all’iniziativa “Tanta acqua per Eluana” promossa da Giuliano Ferrara, raccogliendo ad Albenga oltre 2000 bottiglie di acqua.
“Interverrà all’incontro di venerdì 14 novembre, per fornire la sua testimonianza, il dottor Mario Melazzini, medico e oncologo di Pavia, presidente della A.I.S.L.A., malato di sclerosi laterale amiotrofica, che fornirà la sua opinione di medico e di paziente sull’opportunità del testamento biologico” conclude Ciangherotti.