Cronaca

Traffico di cocaina dalla Colombia: due arresti

Guardia di Finanza

[thumb:7072:l]Savona. In esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere disposte dal Gip del tribunale di Busto Arsizio Chiara Venturi, i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Savona hanno tratto in arresto Santander Rivas Edgar Marino, 39 anni, colombiano ma con cittadinanza venezuelana, residente ad Alessandria, e sua sorella Valencia Rivas Resfa Lizzeth, 29 anni, cittadina colombiana domiciliata a La Spezia. Il provvedimento è stato assunto per il reato di traffico internazionale e spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini, coordinate e dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio, M. Baraldo, hanno direttamente coinvolto la zona di Savona ed hanno permesso di ricostruire le modalità attraverso le quali la sostanza stupefacente, del tipo cocaina, è stata illegalmente introdotta in Italia per essere successivamente spacciata sul litorale del ponente ligure, dove la donna risulta aver ripetutamente soggiornato, anche di recente.

La cocaina, proveniente dalla Colombia e rinvenuta dai finanzieri dello scalo aeroportuale di Malpensa nello scorso mese di agosto, era stata occultata all’interno di alcuni voluminosi libri, opportunamente modificati mediante l’asportazione di parte delle pagine interne e spediti da Panama con un volo diretto all’aeroporto lombardo.

Il pacco risultava destinato a Savona ed indirizzato ad un conoscente dei due indagati, risultato del tutto estraneo alla vicenda.

Le fiamme gialle, dopo aver provveduto al sequestro dello stupefacente, hanno pertanto avviato le indagini finalizzate all’identificazione delle persone implicate nel traffico di droga. L’attività investigativa ha consentito di acquisire prove schiaccianti a carico dei due fratelli colombiani, permettendo così all’Autorità Giudiziaria di applicare le misure restrittive nei loro confronti.

La droga sequestrata, 500 grammi di cocaina purissima, una volta tagliata ed immessa sul mercato avrebbe fruttato circa 100.000 euro.

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