Cronaca

Cairo, aggredito a colpi di mazza da baseball: un arresto e cinque denunce

Carabinieri - posto di blocco

[thumb:2259:l]Cairo Montenotte. Sono andati a bere un caffè in un bar come due buoni amici, ma poi si sono messi a discutere animatamente. L’alterco si è spostato nella pubblica via e, pur essendo scaturito per futili motivi, ha avuto come conseguenza una brutale aggressione. La città di Cairo Montenotte è stata teatro di un pestaggio feroce a colpi di mazza da baseball, ieri, nel tardo pomeriggio. A farne le spese è stato S.B., 30 anni, di origine pugliese, attualmente ricoverato all’ospedale San Paolo di Savona. A colpire è stato Johnny Caruso, 22 anni, pluripregiudicato cairese, ora in carcere con l’accusa di lesioni personali aggravate.

Non sono ancora chiari i motivi che hanno scatenato la lite e la successiva violenza. Caruso, dopo gli scambi verbali con l’interlocutore, si è allontanato ed è ritornato poco dopo in compagnia di quattro amici. Con sé, nell’auto, aveva una mazza da baseball, che non ha esitato a brandire spalleggiato dai complici. Con la mazza il giovane ha colpito ripetutamente al corpo, al cranio e al volto S.B., senza tregua. Quest’ultimo è rimasto a terra semi svenuto, sopraffatto dalla furia del gruppo.

Gli assalitori si sono quindi dileguati in direzioni diverse, ma raggiunti in breve dai carabinieri della stazione locale, sono stati controllati ed identificati. Caruso è stato arrestato, mentre i suoi quattro amici sono stati denunciati a piede libero per il concorso nel ferimento: si tratta di A.F., 29 anni, E.C., M.P., 26 anni, e C.L., 24 anni, tutti cairesi e già noti alle forze dell’ordine.

Gli uomini dell’Arma stanno cercando di capire quale sia stata la molla che ha fatto scattare la reazione di Johnny Caruso. Appare infatti insolito che il pluripregiudicato si sia incontrato tranquillamente in un bar con il trentenne pugliese per poi aggredirlo senza pietà dopo una discussione provocata da motivi banali. S.B., sottoposto agli arresti domiciliari presso una comunità terapeutica della provincia di Asti, si trovava in Liguria grazie ad un permesso. Considerate le implicazioni dell’episodio, è stato denunciato dai militari per la violazione degli obblighi imposti dal giudice. Secondo la previsione dei medici, guarirà in 25 giorni.

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