[thumb:8463:l]Vado Ligure. Ancora preoccupazione per le sorti della Fondazione Ferrero di Vado Ligure. I lavoratori, gli ospiti e le loro famiglie guardano con ansia e insieme con fiducia al percorso recentemente avviato. La situazione debitoria in cui versa la Ferrero rischiava di ingenerare dall’inizio di agosto il ritiro dei soggetti (Cooperarci e Progetto Città in particolare) che attualmente gestiscono il servizio socio-sanitario all’interno della struttura con gravi ripercussioni, sia sul piano occupazionale, sia riguardo alla continuità del servizio pubblico.
Lo scorso 31 luglio si è svolto un incontro tra le organizzazioni sindacali, il sindaco Carlo Giacobbe e la direzione dell’Asl 2. Dall’incontro è scaturito un percorso per un trimestre di transizione che preveda la continuazione del servizio da parte delle cooperative presenti con l’impegno di Asl e Comune. Gli obiettivi consistono nel reperimento di riscorse economiche che garantiscano la continuità del servizio e la collaborazione con le autorità competenti per sanare la situazione debitoria. Entro il 31 agosto la Fondazione Ferrero dovrà presentare un un piano industriale in grado di rilanciare e riportare verso la sostenibilità economica l’istituto di Vado.
“Valutiamo positivamente il percorso intrapreso – commentano i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil – ed esortiamo le istituzioni a continuare, visti i tempi molto contenuti, le verifiche e gli approfondimenti per consolidare la struttura in questa fase di transizione, cosicché si possa individuare una soluzione di lungo periodo per il funzionamento di questo centro importante sia per la qualità del servizio che può offrire, sia per la qualità e quantità di occupazione che può produrre”.
“La situazione di incertezza che si è determinata negli ultimi mesi nei quali si sono avvicendate proroghe e colpi di scena ha prodotto un clima di tensione e scoramento nei lavoratori e negli ospiti, auspichiamo che al più presto si individui un solido progetto economico in grado di restituire vigore alla struttura” concludono gli esponenti delle sigle sindacali.
I dipendenti dell’istituto Ferrero questa mattina hanno divulgato un volantino al mercato di Vado Ligure in cui esprimono le loro preoccupazioni, ponendosi queste domande: ”
Per quale motivo cooperative serie, che hanno garantito per una anno e mezzo circa il servizio agli ospiti e lo stipendio ai propri dipendenti potrebbero vedersi costrette ad abbandonare il campo ? Per quale motivo la Ferrero pare aver perso di vista l’obiettivo del proprio impegno che è quello del benessere delle persone ricoverate nella struttura, della loro tutela attraverso una continuità assistenziale che è un diritto degli ospiti?”.
“La vulnerabilità degli ospiti attiva negli operatori un bisogno di protezione, comprensione, di rassicurazione, di empatia: il rapporto che si instaura fra i due soggetti è l’elemento qualificante che contraddistingue un servizio di qualità – si legge nel volantino – Gli operatori ribadiscono la loro preoccupazione che non è solo quella di perdere il posto di lavoro, quanto quella relativa al funzionamento dell’Istituto nella possibilità di offrire servizi di qualità agli ospiti, anziani o disabili, soggetti vulnerabili con diritti alla cura ed all’assistenza sacrosanti. Nell’ultimo incontro l’amministrazione comunale nella persona del sindaco e l’Asl hanno individuato un percorso positivo; i lavoratori chiedono a questi soggetti ed alla Regione Liguria di continuare con pervicacia a perseguire l’obiettivo di salvaguardare il lavoro e la qualità del servizio all’interno dell’istituto”.