Economia

Vacanze: segno meno anche per i camping

campeggio camper

[thumb:290:l]Dopo i dati negativi per gli stabilimenti balneari, l’inizio della stagione estiva non è andato meglio ai camping, che registrano un calo delle presenze del 10 per cento con punte del 20 per cento in Campania.

Questo il dato nel fatturato di giugno e delle due settimane a cavallo fra luglio e agosto, secondo uno studio di Assocamping Confesercenti sull’andamento del settore per l’estate 2008. La sola settimana di ferragosto – avvertono gli addetti ai lavori – non sarà sufficiente per recuperare le perdite. Nonostante i prezzi stabili, i turisti nei camping e nei villaggi fanno registrare un calo di arrivi non omogeneo sul territorio, e di presenze. Ma soprattutto spendono meno, consumando meno pasti al ristorante, stando attenti alla spesa al market del campeggio e limitano le consumazioni al bar e in spiaggia per i bambini. Se le presenze di stranieri, soprattutto olandesi, francesi, danesi e inglesi e anche tedeschi, reggono bene, la vera novità sono i campeggiatori dei paesi dell’Europa centrale (cechi) e dei Paesi baltici (lettoni).

Mancano all’appello gli italiani dei quali si registrano meno presenze e concentrate prevalentemente nei weekend. In aiuto del settore Assocamping Confesercenti chiede perciò al Governo di intervenire, rivedendo quelle parti degli attuali strumenti urbanistici che riguardano bungalow, ampliamento dei servizi, roulotte, maxi-caravan e casemobili in modo da colmare la differenza che esiste tra noi e l’estero.In Spagna, per esempio, le strutture sono il triplo delle nostre.

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