[thumb:3493:l]Liguria. E’ crisi per gli stabilimenti balneari: diminuiscono presenze e consumi. E’ il presidente del Sindacato italiano balneari (Sib) Riccardo Borgo a lanciare l’allarme. “Nei primi due mesi della stagione estiva – afferma Borgo – abbiamo registrato una diminuzione delle presenze di circa un milione rispetto allo stesso periodo del 2007”.
Per Borgo, “il fenomeno più preoccupante è il turismo mordi e fuggi: italiani e stranieri vengono al mare preferibilmente nel fine settimana, quando gli stabilimenti raggiungono il massimo della capienza, mentre nei giorni feriali le spiagge sono semivuote, nonostante le iniziative a tariffe ridotte”. Tra i progetti messi in campo da istituzioni e operatori del settore ‘Pomeriggio convenienza’, che prevede sconti del 50% sui servizi balneari nelle ore pomeridiane.
L’unica regione a non soffrire la crisi è il Lazio, dove le presenze sono le stesse dell’anno scorso. Il dato più preoccupante è quello delle Marche, che perdono il 20% di turisti sia a giugno che a luglio. Male anche Calabria, Campania, Liguria e Toscana, con cali del 15-20% nel mese di giugno, penalizzato dal maltempo. Resiste l’Emilia-Romagna (-10%). Per il presidente del Sib, la tendenza negativa, oltre che alle piogge, è dovuta “alla situazione economica complessiva, e alla ridotta capacità di spesa delle famiglie italiane”.
Anche i dati di Confesercenti confermano il calo di presenze nelle località balneari: il mare resta la meta preferita per il 58% degli intervistati, ma nel 2006 a scegliere la spiaggia era il 71% degli italiani. “Un segno – commenta la confederazione – delle difficoltà economiche delle famiglie, e del caro petrolio”.