Scatta oggi la spedizione scientifica di Greenpeace per una verifica dello stato di salute del Santuario dei Cetacei, l’area di mare protetto fra Francia, Principato di Monaco e Italia. A bordo dell’Arctic Sunrise, lo storico rompighiaccio dell’organizzazione in partenza da Olbia, un’equipe di scienziati e osservatori di istituzioni scientifiche come l’Istituto Tethys e l’Università di Siena, coordinati dall’Istituto per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare (ora Irpa), controllerà la zona.
Obiettivo principale del tour, che si concluderà a Genova il 12 agosto, è effettuare una valutazione complessiva dei cetacei, soprattutto balenottere e stenelle, nel settore occidentale del Santuario. “Le altre attività nel Santuario” spiega Greenpeace, “comprendono il conteggio della plastica e di altri oggetti galleggianti alla deriva, il monitoraggio del traffico navale e il prelievo di campioni per successive analisi batteriologiche e per rilevare la presenza di idrocarburi, che saranno poi analizzati rispettivamente dal laboratorio di ricerca della Federazione di Damanhur e dal dipartimento di Chimica dell’Università di Torino.”
Sull’Arctic Sunrise è presente anche una telecamera subacquea operabile via cavo che può operare fino a 500 metri di profondità, così come una troupe foto/video per catturare immagini in superficie e in immersione.