Regione. Sono quasi raddoppiati, da 17 a 30, i posti letto “residenziali”, situati cioè presso le associazioni di volontariato, per i malati di Aids. Lo ha deciso oggi la giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Salute Claudio Montaldo. La Liguria è infatti una delle regioni italiani con il tasso di elevato di casi diagnosticati e notificati all’Istituto Superiore di Sanità. Nel 2007 erano 958.
Spiega l’assessore Montaldo: “Attualmente i livelli assistenziali non risultano più adeguati, dal momento che varie sono oggi le tipologie dei pazienti e solo raramente, rispetto al passato, ci si trova di fronte a malati terminali da accudire. Oggi le terapie hanno ridotto la letalità della malattia ma ai pazienti restano comunque problematiche assistenziali e residenziali. E’ per questo che si rende indispensabile diminuire la prosecuzione dei ricoveri impropri nei reparti di malattie infettive ed aumentare la quantità dei posti-letto residenziali”.
Già in passato, erano stati predisposti dalla Regione Liguria diversi programmi diagnostici assistenziali in sede extra-ospedaliera sotto forma di trattamento domiciliare.