Lettera al direttore

Porto turistico ad Albenga: la posizione del C.I.S.A.

Il tormentone estivo, per quanto riguarda Albenga, è imperniato sul progetto del futuro porto turistico e sulla sua collocazione. Si potrebbe credere che gli interventi pro o contro l’una o l’altra delle possibili soluzioni siano opera di illustri idrogeologi che valutino con perizia e competenza correnti o maree oppure di valenti biologi che valutino quanto le presenti praterie di posidonia, alga di fondamentale importanza per l’habitat marino, saranno intaccate dai futuri progetti.

Nella realtà nulla di tutto questo: i maggiori “esperti” che intervengono “a raffica” a dire la loro sono, a vario titolo, coinvolti in attività turistico-ricettive (camping) che verrebbero comunque direttamente interessate dalle ipotesi progettuali in discussione.

Nella “querelle” interviene anche un’altra “categoria interessata” ossia quella degli agricoltori con un reciproco scambio di vivaci polemiche. Ma la “categoria per eccellenza” della “categorie interessate” al progetto vale a dire quella dei cittadini di Albenga non se la fila proprio nessuno? A nessuno interessa il
loro parere?

Lo spostamento a monte della ferrovie è “ineluttabilmente” passato sul capo degli albenganesi senza l’ombra di una consultazione, la scelta del sito del futuro porto turistico sarà appannaggio dei soliti “addetti ai lavori” ed anche le prime deduzioni dell’arch. Baldini sul futuro P.U.C. della città sono state anch’esse esposte, in anteprima, ad una riunione riservate agli “addetti ai lavori”.

E’ evidente come nessuno dei nostri politici abbia tratto monito ad un miglior ascolto dei pareri dei cittadini, dalla sollevazione popolare, capeggiata da Antonio Ricci, contro l’oscena proposta delle torri subito definite “torri del Mangia”.

Quello che a molti cittadini è sembrato un autentico “colpo di mano” con appoggi anche all’interno del Comune, si è concluso con la la ignominosa ritirata da parte di quegli stessi promotori (speculatori sarebbe meglio?) che avevano tentato di imporre un progetto tanto sprezzante della, quanto avulso dalla, urbanistica della città.

Come Comitato Ingauno per la Salvaguardia dell’Ambiente (C.I.S.A.) chiediamo quindi un maggior coinvolgimento della cittadinanza tutta e non delle sole “categorie interessate” sui grandi temi che disegneranno l’Albenga del futuro (Ferrovia, porto, P.U.C.) anche mediante forme di consultazione diretta dei cittadini quale il referendum comunale consultivo.

Inoltre pensiamo che sia giunto, anche per Albenga, il momento in cui tutti, indistintamente, i politici tornino a fare i politici, ossia a rappresentare le istanze dei cittadini tutti e non solo quelle delle “categorie interessate”.

Giancarlo Dellepiane,
Comitato Ingauno per la Salvaguardia dell’Ambiente (C.I.S.A.)

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