Economia

Maersk, Margonara, acciaio e retroporto: le sfide di Canavese

Canavese

[thumb:2743:l]Savona. Un primo mandato certamente caldo, ma forse il vero banco di prova sarà questo secondo incarico per il predidente della Port Authority Cristoforo Canavese, alle prese con il progetto della piattaforma contenitori di Vado Ligure, il retroporto per la Val Bormida, il terminal dell’acciaio e il porticciolo turistico della Margonara, oltre al rafforzamento di Savona nel settore crocieristico.

Anche se il presidente dell’Autorità portuale savonese, che oggi ha ricevuto il decreto ufficiale di nomina, non vuol proprio parlare di clima caldo, semmai di una nuova fase di impegno e lavoro per lo sviluppo del comprensorio portuale di Savona-Vado: “Sui progetti in sè credo che anche i Comuni e la gente debbano dire la loro, comunque saranno altri quattro anni di duro lavoro…Ritengo che quello che è stato fatto in questi anni sia stato equilibrato, e la conferma arriva dai dati di crescita del porto, sia nel settore merci che nel traffico passeggeri”.

“Per l’inizio dei lavori della piattaforma Maersk bisognerà attendere ancora il VIA – Valutazione Impatto Ambientale – regionale, ma la prospettiva di crescita occupazionale diretta e indiretta sarà di oltre 1000 unità. E’ un’opera che reputo fondamentale, specie in un momento in cui nell’economia le cose che non si fanno non tornano più…D’altronde basta vedere quello che è successo a Spezia con il nuovo terminal per capire quale potrà essere il vero indotto economico e occupazionale per Vado e la Provincia di Savona”.

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