[thumb:3959:l]Finale Ligure. “Una nuova Piaggio Aero più efficiente e produttiva, dotata delle infrastrutture necessarie ad esprimere il massimo potenziale della propria straordinaria forza lavoro, capace di far crescere ancora il successo dei nostri prodotti unici ed una nuova Finale Ligure libera da fabbriche e pronta ad accogliere un turismo di qualità ed arricchita da nuove aree di pregio restituite alla disponibilità della cittadinanza”. Così il presidente dell’industria, Piero Ferrari, ha commentato l’accordo di programma sulla delocalizzazione dello stabilimento finalese, firmato di recente in Regione in sede di conferenza deliberante.
“Questa dichiarazione, accettabile nella prima parte, è da rifiutare nel modo più categorico là dove si riferisce ad un turismo di qualità e di aree di pregio restituite ai cittadini di Finale” commenta Gabriello Castellazzi, portavoce dei Verdi finalesi. “Finale ha già più di 5000 seconde case – aggiunge – Come si può riqualificare il turismo accrescendone il numero con altre 600?”.
Castellazzi parla di “svolta speculativa impressa all’operazione Piaggio” e spiega: “Il dato oggettivo è che ci troviamo di fronte ad un’operazione finanziaria che serve ad un nuovo rilancio dell’azienda a Villanova e a Sestri, e questo può andar bene, se tutti gli attori in gioco faranno la loro parte, ma che a Finale Ligure provocherà l’unico risultato di uno squilibrio urbano. Calcoli oggettivi stimano un utile netto dall’operazione oscillante tra 35 e 100 milioni di euro: un guadagno ben oltre il rischio di impresa. Se la Piaggio avesse voluto il bene di Finale avrebbe utilizzato per finalità turistico-alberghiere la zona a mare, investendo nella zona a monte su attività industriali a tecnologia avanzata prendendo contributi dalla Comunità Europea, dallo Stato e dalla Regione. Contributi e fondi che invece andranno altrove”.
Il portavoce dei Verdi del Finalese sottolinea poi il rischio che venga prosciugata l’offerta formativa e lavorativa del comprensorio a danno dei diplomati che usciranno dal Liceo Scientifico e dall’Istituto Tecnico-Professionale: “Il sindaco Richeri stesso aveva parlato (in occasione della prima presentazione pubblica del Progetto Piaggio lo scorso anno) di un possibile polo culturale-tecnologico collegato con l’Università, capace di rendere viva tutta quell’area. Proposta fatta propria anche dalla sua parte politica. Che fine ha fatto?”.
“Gli alunni dell’Istituto Alberghiero sono in diminuzione per iscrizioni nel settore turistico e molti alberghi chiedono la trasformazione di destinazione d’uso – argomenta Gabriello Castellazzi – Solo pochi alberghi registrano un incremento di attività: sono quelli che puntano sulle risorse territoriali”. “E noi non ci stancheremo di ripeterlo: solo il Parco Archeologico-Naturalistico del Finale sarà la vera carta vincente per un rilancio di un’attività alberghiera degna di questo nome, cioè operante per tutto l’arco dell’anno e non solo per pochi mesi”. “Solo questo – conclude l’esponente dei Verdi – darà una prospettiva seria di lavoro ai giovani e quindi maggiore fiducia per questo tipo di lavoro”.