Cronaca

Incendi in Liguria: 4.197 ettari di bosco andati in fumo nel 2008

Regione. Sono stati 347 gli incendi boschivi divampati in questi ultimi tre giorni di metà agosto in tutta la Penisola (con l’esclusione delle regioni a statuto autonomo), secondo quanto risulta dai dati forniti dall’Ispettorato Generale del Corpo forestale dello Stato (CFS). In Liguria, 13 i roghi segnalati che hanno visto impegnati i mezzi e il personale del CFS; il culmine si è avuto ieri, nella giornata di ferragosto, con 8 incendi che hanno interessato il territorio ligure e 126 roghi che hanno arso un po’ in tutta Italia migliaia di ettari di bosco. A pagarne maggiormente le conseguenze anche a ferragosto, ancora una volta le regioni del Sud: il numero più alto di incendi è stato infatti registrato in Calabria, la regione più colpita dalle fiamme con 46 roghi, la maggior parte ancora in corso, seguita da Campania (28), Puglia (22), Liguria (8), Lazio e Molise (6), Basilicata (5), Abruzzo (2) e da Marche, Piemonte e Toscana con 1 rogo ciascuna. Le province più colpite dalle fiamme sono state Cosenza e Foggia con 10 roghi, Benevento e Caserta con (9), Reggo Calabria con 7, Salerno e Bari con (6).

In sensibile diminuzione tuttavia in questi primi 8 mesi dell’anno in Italia sia il numero degli incendi boschivi, quasi dimezzati, che la superficie boscata colpita dalle fiamme: “dal 1° gennaio all’8 agosto 2008 – fa sapere l’Ispettorato Generale del Corpo forestale dello Stato – si sono verificati complessivamente 2.791 incendi boschivi che hanno percorso 22.631 ettari, di cui 11.312 boscati e 11.319 non boscati. Rispetto allo stesso periodo del 2007 quando i roghi erano stati 5.562, si assiste ad una diminuzione del 50% del numero degli incendi. In netto calo anche la superficie totale percorsa dalle fiamme che passa da 135.217 ettari del 2007 agli attuali 22.631, ben l’80 per cento in meno. Diminuisce – conclude il CFS – la superficie boscata andata in fumo rispetto a quella rilevata nello stesso periodo del precedente anno (68.425 ettari del 2007 contro gli 11.312 del 2008) e quella non boscata (66.792 ettari del 2007 contro gli 11.319 del 2008)”.

Positivo ieri il commento del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia: “Diversi i fattori che hanno determinato il sensibile calo del numero degli incendi boschivi nella nostra Penisola, dal maggiore utilizzo da parte dei Comuni italiani del catasto delle aree bruciate al crescente coordinamento tra le Forze di polizia e i diversi enti impegnati nelle operazioni di spegnimento dei roghi, senza dimenticare il miglioramento delle condizioni climatiche”, spiega il ministro, che non esclude però una recrudescenza del fenomeno come dimostra peraltro l’aumento esponenziale degli incendi in queste ultime settimane, passati “da una media di 20 incendi al giorno nel mese di luglio, ai circa cento roghi di questi ultimi giorni, benché le superfici bruciate siano state per lo più di modeste entità, grazie soprattutto al buon funzionamento del sistema di spegnimento”. Corretta informazione e adeguate sanzioni restano due elementi fondamentali per arginare il fenomeno; “nella lotta agli incendi – sostiene il ministro Zaia – è necessaria anche una corretta comunicazione da parte dei mass media che non alimenti, purtroppo ancora frequenti, casi di emulazione, concetto che ha ispirato lo spot della Campagna istituzionale di quest’anno promossa dal Ministero e realizzata dal Corpo forestale. Nello stesso tempo – conclude – bisogna agire con fermezza applicando fino in fondo le pene previste per gli incendiari”, elemento questo prioritario dal momento che gli incendi continuano ad essere “per la maggior parte di origine dolosa”. I dati, in questo senso, parlano chiaro: all’8 agosto 2008 i comandi territoriali del Corpo forestale dello Stato hanno denunciato 271 persone per il reato di incendio boschivo; 7 gli arrestati (nelle province di Matera, Bari, Vibo Valentia, Benevento, Caserta e Cosenza) e 264 le persone denunciate a piede libero.

Le situazioni più delicate in fatto di incendi si concentrano nelle regioni del Sud, ma al Nord la Liguria non brilla; la mappa dei roghi fornita dal Corpo forestale dello Stato identifica la Calabria come il posto “più caldo” d’Italia nel periodo 1 gennaio – 8 agosto: 413 incendi; seguono la Campania (318), la Sicilia (247), la Sardegna (239), la Toscana (226), la Puglia (225), la Liguria (222) e il Lazio (199). Il Trentino Alto Adige con appena 2 roghi, è stata invece la regione meno colpita dalla piaga degli incendi boschivi. I dati liguri non sono decisamente del tutto positivi: la Liguria infatti, nonostante un suo trend complessivo dal 2002 fino al 2007 generalmente virtuoso, con suoi 4.197 ettari andati in fumo è la regione che ha registrato in questi mesi la più estesa superficie boscata percorsa dal fuoco, seguita da Piemonte (1.251 ha), Puglia (1.189 ha), Calabria (1.038 ha) e Campania (774 ha). La Liguria fa anche registrare gli indici più alti in Italia per quanto riguarda la superficie media degli incendi (ha/incendio): il 19,4 contro una media nazionale dell’8,1.

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