Carcare, apertura straordinaria per il museo Barrili

Carcare. Giovedì 14 agosto il museo Barrili di Carcare sarà aperto in via straordinaria. In occasione del centesimo anniversario della morte dello scrittore il Comune di Carcare ha infatti deciso di tenere aperto il museo a lui dedicato con il seguente orario: 10 – 12, 14 – 18. L’ingresso sarà gratuito e la visita verrà guidata dalle volontarie del “Progetto Barrili 3”.

Anton Giulio Barrili (Savona, 14 dicembre 1836 – Carcare, 14 agosto 1908), fu giornalista e scrittore, ma soprattutto garibaldino convinto. Fondò e diresse diversi quotidiani, tra i quali spicca il genovese Il Caffaro, e pubblicò una cinquantina di romanzi, tra i quali, Il Prato Maledetto, ambientato in Val Bormida, recentemente ristampato dal Comune grazie al contributo della Fondazione A. De Mari e del Rotary Club Savona. Insegnò alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Genova, dove venne nominato Magnifico Rettore. Oltre alle opere letterarie (fu autore anche di novelle e di testi teatrali), ha lasciato un importante carteggio, costituito da circa 20.000 missive scambiate con grandi scrittori e uomini politici dell’epoca, in gran parte scritte e ricevute proprio mentre si trovava a Carcare. Combatté, e fu ferito, con le truppe garibaldine nella battaglia di Mentana.

La villa (Villa Maura, in memoria della madre) che fu dimora sua e della famiglia, fatta costruire su suo progetto, è oggi sede della biblioteca civica di Carcare e ospita ogni anno importanti mostre d’arte. In alcuni locali del primo piano, è stato allestito il Museo Barrili, che conserva 9.860 volumi appartenuti allo scrittore, la sua collezione di quotidiani e riviste, il suo ricco carteggio e circa 3.500 oggetti di uso quotidiano appartenuti al Barrili e alla sua famiglia.

Il museo è costituito da 4 sale (A, B, C e D), le prime tre dedicate all’attività culturale del Barrili, con i libri, i quotidiani, il carteggio e i cimeli della sua via universitaria e della sua carriera di scrittore e giornalista. Nella sala D è invece stata ricostruita la camera da letto dello scrittore con mobili e suppellettili originali. In un angolo, è stata ricostruita anche la cucina dove lo scrittore si sentì male prima di morire.

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