Alassio. Abbiamo incontrato Renza Sciutto nel suo studio sulle alture di Alassio, dove ha ripreso a lavorare dopo un lungo soggiorno in Cina, durante il quale l’artista postmoderna ha inaugurato il padiglione italiano dell’importante Museo della ceramica di Fuping, vicino a Xian.
“Eravamo un gruppo nutrito – dice la Sciutto – di italiani e non solo artisti, ma c’erano anche fotografi, operatori culturali, giornalisti, che hanno cercato, nel mese di permanenza in Cina, di scattare foto, raccogliere documenti e girare un film, per documentare, in maniera adeguata, l’importante presenza italiana nel Museo della Ceramica. Si è trattato infatti dell’ultimo atto di un impegno che da anni stiamo svolgendo in Cina per contribuire a creare il Museo Internazionale dell’Arte della Ceramica”.
La Sciutto da alcuni anni ha infatti fatto spesso la spola tra Cina ed Italia proprio per organizzare questo importante evento.
Abbiamo incontrato l’artista ingauna ad Alassio, dove prepara i suoi pregiati lavori in ceramica, in un forno, che lei stessa ha realizzato, nei pressi della bella villa, che venne terminata nel 1789, proprio sulle alture di Alassio. La villa settecentesca è stata mirabilmente ristrutturata dalla stessa artista, con l’aiuto dell’architetto Marco Melgrati (che è anche il sindaco della città del Muretto).
La casa, il laboratorio e lo studio rappresentano già di per sé un vero e proprio museo, una grande opera d’arte che vale la pena d’essere visitata tante sono le cose interessanti e belle visibili (quadri, sculture, disegni, oggetti d’arredamento, bozzetti, ceramiche, etc.). Renza Sciutto, albenganese di nascita, ma alassina d’adozione, ha iniziato la sua attività artistica negli anni Settanta, esponendo in Italia ed all’estero. Già negli anni Ottanta aveva iniziato a farsi conoscere come una delle più attive promotrici culturali liguri con alle spalle una serie di importanti personali. Ma è negli anni Novanta che ha iniziato ad ottenere i primi importanti riconoscimenti sia come pittrice che come scultrice ed oggi è considerata una delle più valide artiste postmoderne italiane.
“Attualmente mi sto dedicando con impegno – dice la Sciutto – alla realizzazione di un Centro d’arte, che potrà ospitare artisti di tutto il mondo. La sede sarà collocata accanto a quella del Centro culturale Paraxo, per il quale lavoro dal 1988”.
Il nuovo centro ospiterà mostre ed iniziative legate a scultura, ceramica e pittura, una biblioteca, che darà ospitalità anche a giovani che volessero realizzare tesi di Laurea, in ambito artistico. Si tratta insomma di un progetto ambizioso e coraggioso sostenuto con convinzione da Renza Sciutto, che nella villa-parco ha già collocato numerose (e bellissime) sue opere di varia grandezza.
Renza Sciutto è anche nota ambasciatrice culturale all’estero: “Da alcuni anni- prosegue la Sciutto – sto svolgendo il programmi di collaborazione con la Cina. Dal 2002 ho iniziato a coordinare il progetto ” Ponte dei fiori” tra il Centro culturale Paraxo ed il Sanbao Art Ceramic Institut, per la collaborazione artistico- culturale tra l’Italia e la Cina, che si è concluso proprio con l’inaugurazione del padiglione italiano presso il Museo Internazionale della Ceramica contemporanea di Xian”.
Il centro alassino, insomma, cercherà di essere un po’ come quello che fu, in passato, il famoso Centro Internazionale di Sperimentazioni Artistiche a Boissano, dove, a fine anni Sessanta, era sorto, su iniziativa di Marie Louise Jeanneret (nipote del grande architetto Le Corbusier), il Centro d’Arte Internazionale Sperimentale. Andy Wahrol, Vito Acconci, Michelangelo Pistoletto, Alain Kirili, Georges Moboulese, Mario e Marisa Merz, Moroshita Keizo furono alcuni dei tanti artisti ospitati dal centro: “Per quasi vent’anni – dice Augusto Andreini, collezionista ed esperto d’arte – il centro è stato meta di studiosi, artisti e galleristi di tutto il mondo. Vi hanno collaborato e lavorato alcuni fra i più grandi artisti contemporanei e ricordo memorabili mostre su Picasso, Mirò, Giacometti, Fontana, Wahrol e Pistoletto. Sono certo che anche sulle alture di Alassio, grazie all’entusiasmo ed alla capacità creativa di Renza Sciutto ed all’impegno organizzativo e promozionale di sua figlia Alessandra Pischedda, si possano creare tutti gli elementi e gli ingredienti necessari affinché si possa realizzare un ambiente altrettanto creativo, stimolante e vivace di quello che si potè creare allora a Boissano”.