La congiuntura economica negativa e le condizioni meteo inclementi di inizio stagione stanno portando ad un calo delle prenotazioni e delle presenze nei campeggi e nei villaggi turistici italiani. Lo affermano gli imprenditori del turismo open air, intervistati dalla Faita FederCamping, preoccupati di non riuscire a conseguire i risultati del 2007, che si erano tradotti in un contenuto aumento della domanda.
E’ il booking on-line la risorsa per superare la crisi che investe il settore. Le perdite previste, se confermate, comporterebbero un calo degli arrivi intorno al 3% e delle presenze al 4%. L’offerta open air italiana, pertanto, dovrebbe registrare una perdita pari a 420.000 arrivi in meno sugli 8 milioni di ospiti del 2007 e 2.600.000 presenze in meno (sulle 65 milioni di presenze della scorsa stagione).
Secondo le stime di FAITA FederCamping, l’offerta open air italiana è realizzata da 2510 aziende turistico ricettive che mettono a disposizione degli ospiti una capacità complessiva di 1.358.000 posti letto con circa 43.000 addetti impegnati, per un fatturato di circa 2,7 miliardi di euro.
Anche l’aumento del carburante influisce sul settore penalizzando, soprattutto, i proprietari di veicoli ricreazionali. Un segnale di ottimismo, tuttavia, secondo gli imprenditori, potrebbe arrivare dal successo riscosso dalle prenotazioni on-line. FederCamping ha lanciato sul mercato il primo portale di booking on-line interamente dedicato al turismo all’aria aperta, grazie al quale è stato registrato un lieve aumento delle prenotazioni provenienti dal Nord Europa, ed in particolare da Olanda e Belgio.