Regione. Il Gruppo regionale di F.I. preannuncia battaglia sul Pearl (Piano energetico ambientale della Regione), modificato con la delibera 19 del 19 giugno 2008, e scende in campo al fianco delle numerose amministrazioni comunali ed operatori del settore che queste modifiche proprio non le hanno digerite.
“E’ la solita proposta demagogica della sinistra – attaccano Saldo e Garibaldi – che inserisce solo delle limitazioni e vincoli ambientali rispetto all’incentivazione di una fonte di energia alternativa e rinnovabile, quale l’eolico, prevedendo l’inserimento di parametri discriminatori su dove costruire o dove non costruire gli impianti in questione utilizzando delle indicazioni fondate su criteri non aggiornati”.
“E’ triste dover constatare – proseguono i due esponenti Azzurri – che nel vicino Piemonte la normativa in materia non è così restrittiva come in Liguria. E, infatti oltre il danno anche la beffa: magari su uno stesso crinale al confine con il Piemonte, si potranno trovare impianti eolici che appartengono a comuni del comprensorio piemontese e che servono tale territorio, garantendo a cittadini ed aziende degli approvvigionamenti energetici a costi inferiori rispetto a quelli del confinante comune ligure che, non rientrando nel Piano energetico Ligure e quindi non potendo erigere le pale, si trova costretto a dover pagare cara l’energia che serve il territorio di sua competenza”.
“Per tutti questi motivi – incalzano gli Azzurri – e visto che il provvedimento in questione deve ancora passare in Commissione e poi in Consiglio, preannunciamo che il Gruppo di F.I. su questa questione farà battaglia. E, facendo cio’ che la Giunta Burlando non fa, e cioè “concertare” con il territorio i provvedimenti strategici per lo sviluppo della nostra regione, cercheremo di proporre emendamenti, ordini del giorno e modifiche al Piano raccogliendo e facendo nostri tutti gli spunti e i suggerimenti che proverranno da questo”.
“Annunciamo infatti – concludono Saldo e Garibaldi – che sarà nostra cura organizzare degli incontri specifici con le amministrazioni locali e tutti coloro fossero interessati affinchè si possano proporre modifiche che concretamente vadano nella giusta direzione di valorizzazione del nostro territorio. Certo non è nostra intenzione promuovere la proliferazione indiscriminata di mulini eolici su tutto il territorio, ma non è nemmeno tollerabile una politica del “no preconcetto” che tanti danni ha arrecato ed arreca al nostro territorio. E’ sbagliato, negare eventuali potenzialità di sviluppo per colpa di preconcetti ideologico – demagoghi che non trovano, nella realtà nessun riscontro concreto, se non fare in modo che la nostra Liguria sia sempre l’ultima regione d’Italia”.