Lettera al direttore

Piattaforma Maersk, l’intervento della Casa della Legalità

Il “Partito del Cemento”, con il tandem Burlando-Scajola, non sembra voler cedere e continua nella devastazione di quel poco di verde e mare che è rimasto nella nostra Liguria. Non solo: nel nome delle colate di cemento si piega ogni regola democratica. L’interesse generale è piegato al business degli “amici”.
Quanto sta succedendo a Vado Ligure è gravissimo. Un Consiglio Comunale di servi dei faccendieri amici dei due Claudio si chiude nel Palazzo per dare il via definitivo alla Piattaforma di Vado, nonostante un referendum in cui – indiscutibilmente – i cittadini hanno detto “NO” a larghissima maggioranza! Si sono riuniti lontano dai cittadini. Hanno fatto schierare a difesa del Palazzo le Forze dell’Ordine in assetto antisommossa. Sanno quello che stanno facendo ma tirano dritti, se ne fottono!

Non siamo più in democrazia. Siamo in un regime sovietico, con finte maggioranze e finte opposizioni, che perseguono il medesimo obiettivo: quello degli speculatori. Ad ogni livello l’interesse pubblico è piegato e cancellato, proprio come avviene in Campania con le discariche e gli impianti presidiati dai militari.

I danni ai cittadini non vengono minimamente presi in considerazione. La definitiva devastazione del territorio e del mare nemmeno. Dopo la permanenza della Centrale Enel a carbone (l’altra è nel cuore di Genova ma nessuno osa parlarne, nemmeno i movimenti ambientalisti!) che semina morte e dopo le attività portuali già impattanti, la madre di tutte le speculazioni, mascherata sotto la didascalia di “sviluppo e occupazione”, va avanti a tappe forzate con la regia dell’Autorità Portuale savonese, del Canevese (bipartisan, confermato da destra e sinistra!). Una volta assestato lo schiaffo definitivo ai cittadini ed alle regole democratiche, una volta che in via definitiva le Istituzioni si saranno piegate a puri passacarte dell’interesse della commistione politica-affari, non ci sarà più argine alle altre speculazioni in programma, a partire dalla Margonara a tutto il resto della costa e dell’entroterra ligure.

Questa estate si annuncia come l’estate in cui molti saranno i Consigli Comunali che ritarderanno le ferie per portarsi avanti con il lavoro sporco! Bisogna resistere e combatterli. Pensano che via impunità per le violazioni che stanno seminando nel loro operato, ma si sbagliano… non sempre possono chiamare i “confratelli” a tutelarli.

C. Abbondanza, S. Castiglion, E. D’Agostino
Associazione Casa della Legalità e della Cultura

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