[thumb:8524:l]Vado Ligure. Con nove voti a favore (maggioranza) e cinque contrari (minoranza) è stata approvata dal consiglio comunale di Vado Ligure, la delibera relativa progetto definitivo della piattaforma contenitori, sulla base delle modifiche apportate all’accordo di programma.
Oltre cinque ore di discussione, in una sala consiliare al limite della capienza e con una temperatura vicina ai 30°, che ha visto gli interventi del sindaco vadese Carlo Giacobbe, della vicesindaco Monica Giuliano (pesantemente insultata dai manifestanti al suo arrivo al consiglio), e del neo componente della maggioranza Bovero, mentre per gli esponenti dell’opposizione hanno preso la parola Franca Guelfi, Enrico Illarcio, Attilio Caviglia, Maria Teresa Abrate e Pietro Toso. Assente invece il neo consigliere di Rifondazione Comunista nominato nel consiglio odierno al posto del dimissionario Mauro Lami.
Ora la delibera del Comune passerà al vaglio della conferenza dei servizi deliberante che renderà esecutivo l’accordo di programma, con probabile inizio dei lavori nel gennaio 2009.
Alle accuse di aver “venduto” il Comune così ha risposto il primo cittadino vadese Giacobbe: “Con questa delibera il ruolo del Comune è e sarà fondamentale affinché tutti gli accordi siano rispettati”.
Soddisfatto per l’esito del voto del consiglio comunale il presidente della Port Authority, Cristoforo Canavese: “Si è fatto davvero di tutto per minimizzare l’impatto ambientale dell’opera; le richieste avanzate dal comune sono state inserite nell’accordo di programma, che ora con la delibera odierna potrà diventare finalmente esecutivo”.
– Agg h. 15,15 Tattica dell’ostruzionismo da parte dell’opposizione consiliare a Vado Ligure, dove è in corso la discussione sul progetto definitivo della piattaforma contenitori. All’inizio della seduta è stata chiesta, infatti, una riunione dei capigruppo. Nel frattempo è arrivato nella sala consiliare anche il Questore di Savona, Giovanni Trimarchi.
Agg h. 14,40 Qualche momento di tensione all’arrivo del sindaco di Vado Ligure Carlo Giacobbe nella sala consiliare per la discussione sul progetto della piattaforma Maersk: insulti e fischi nei confronti del primo cittadino vadese e qualche polemica per la capienza massima consentita nell’aula del consiglio, scesa a 48 posti. La seduta sta per prendere inizio.
Agg h. 14 Ad un’ora dall’inizio dalla seduta del consiglio comunale, “a porte chiuse”, di Vado Ligure è iniziata la contestazione dei cittadini contrari alla realizzazione della piattaforma contenitori. Nei pressi dell’aula consiliare di via Alla Costa si sono radunati una cinquantina di oppositori. Alcuni di essi fanno capo alle associazioni da sempre contrarie al progetto Maersk: Vivere Vado, Movimento firme e Gruppo misto. Presenti anche i gruppi di Rifondazione Comunista e Verdi, che compattano il fronte del No.
Sotto lo sguardo vigile di carabinieri, Digos e polizia, i contestatori intonano cori contro la piattaforma portuale ed espongono numerosi striscioni. Lo slogan più ricorrente è il seguente: “No alla piattaforma, rispetto per la volontà dei cittadini”. Al momento la situazione è tranquilla, non si segnalano episodi di particolare tensione.
Nell’aula consiliare si riunirà l’assemblea per sancire il nuovo accordo di programma per la realizzazione della piattaforma contenitori. Il documento è il frutto della mediazione della maggioranza, che aveva chiesto maggiori garanzie ambientali, Port Authority e Maersk. Se il parlamentino vadese darà il via il libera, Maersk provvederà alla redazione del progetto definitivo che sarà sottoposto alla valutazione al Comune e alla valutazione di impatto ambientale regionale, per poi passare all’elaborazione dei progetti esecutivi.