Asili, caro-rette: Savona resta la più economica in Liguria

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[thumb:1532:l]Liguria. 331 euro al mese, con un + 2.5% rispetto all’anno passato. Tanto costa mediamente in Liguria mandare il proprio figlio all’asilo nido comunale, per una spesa che rimane al di sopra della media nazionale (pari a 290 euro). Rispetto al 2006-07, nel 2007-08 le tariffe sono aumentate in tutti i capoluoghi ad eccezione di Savona: Genova (+4%), La Spezia (+4%) e Imperia (+1%). Imperia è la città più cara, Savona la più economica (279 euro).

L’analisi, svolta dall’Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva, ha considerato una famiglia tipo di tre persone (genitori e figlio 0-3 anni) con reddito lordo annuo di 44.200 euro e relativo Isee di 19.900 euro. I dati sulle rette sono elaborati a partire da fonti ufficiali (anni scolastici 2006/07 e 2007/08) delle amministrazioni comunali interessate all’indagine (tutti i capoluoghi di provincia). Oggetto della ricerca sono state le rette applicate al servizio di asilo nido comunale per la frequenza a tempo pieno (in media, 9 ore al giorno) e, dove non presente, a tempo ridotto (in media, 6 ore al giorno), per cinque giorni a settimana.

Sul fronte delle liste d’attesa in Liguria, secondo la banca dati del Ministero dell’Interno sulla fiscalità locale aggiornata al 2006, ci sono 103 asili nido comunali per 3.455 posti disponibili. Il maggior numero di asili è presente in provincia di Genova (49, con 1.848 posti), mentre la provincia di Imperia ne registra il numero minore (solo 14, con 428 posti). A fronte di 4.251 domande presentate, in Liguria il 19% dei richiedenti rimane in lista di attesa, a fronte di una media nazionale del 23%. Considerando unicamente i capoluoghi di provincia liguri, Imperia presenta le liste di attesa più alte con il 59% di domande respinte, seguita da La Spezia (23%) e Savona (22%).

In media, in Liguria, la copertura dei costi mensili del servizio per utente è assicurata per il 29% dalle entrate rappresentate dalle rette pagate da chi usufruisce del servizio, e per il 71% da risorse dell’ente locale. Quest’ultimo valore varia per ciascun capoluogo, con Genova che fa registrare il valore più alto (88%).

Facendo un confronto tra i posti disponibili e la potenziale utenza (numero di bambini in età 0-3 anni) in Liguria la copertura potenziale del servizio è del 7%, a fronte di una media in Italia del 6%.

“L’indagine – commenta il vicesegretario generale di Cittadinanzattiva Giustino Trincia – evidenzia l’ennesimo ritardo accumulato dal nostro Paese e l’abisso che ci separa dall’Europa: a più di trent’anni dalla legge 1044/1971 che istituì gli asili nido comunali, quelli esistenti sono poco più di 3.100, a fronte dei 3.800 asili pubblici previsti già per il 1976. Inoltre, siamo ben lontani dalla copertura del servizio del 33% come auspicato a livello comunitario entro il 2010. I dati confermano come il nostro Paese continui a soffrire della mancanza di una politica basata sulla promozione di servizi sociali, con la conseguenza che il Sud continuerà a perdere colpi, il Centro-Nord a rincorrere condizioni più adeguate alle proprie esigenze, mentre migliaia di giovani famiglie saranno costrette ad arrangiarsi da sole”.

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