Politica

Acquitrino alla foce del Letimbro: la Frugoni incalza Costantino

Foce del letimbro

Savona. “Il Comune metta mano al problema della pulizia della foce del Letimbro”. E’ la sollecitazione di Antonella Frugoni, presidente della Quinta Circoscrizione, che pone sotto accusa la parte terminale del torrente savonese, invasa dalla vegetazione e dall’incuria, come un acquitrino mefitico. Gli abitanti della zona sono costretti a subire l’assalto in massa delle zanzare e l’allagamento delle cantine all’arrivo delle prime piogge autunnali. Uno sbarramento sabbioso ostruisce il tratto finale dell’alveo.

“Non possiamo intervenire con le ruspe per aprire completamente la foce per la presenza della centralina dell’Arpal per il rilevamento della qualità dell’acqua ai fini della balneazione che è in funzione 365 giorni all’anno. Se si dovesse aprire un varco allargando la foce, si provocherebbe il deflusso in mare dell’acqua stagnante carica di batteri con la conseguenza che la centralina Arpal rileverebbe un livello di inquinamento delle acque superiore a quello consentito con il risultato di dover vietare, in piena stagione estiva, la balneazione anche per più settimane” ha spiegato l’assessore all’ambiente Jorg Costantino a La Stampa.

L’assessore ha aggiunto che è possibile tamponare il problema della puliza alla foce, ma non risolverlo completamente, annunciando l’imminente disinfestazione dell’area per sconfiggere le zanzare e bonificare la pozza stagnante.

“Ringrazio l’assessore Costantino di questa minima ma insufficiente diasponibilita ad affrontare il problema della foce del Letimbro con mezzi e metodi, seppur tempestivi, solo temporanei – controbatte Antonella Frugoni – Ciò che mi dispiace di più è che l’assessore e il dirigente coinvolti nel sopralluogo nel mese di gennaio 2008 si siano defilati. La sufficienza con cui vengono affrontati i problemi quotidiani è sempre più sotto gli occhi dei cittadini, a discapito delle grandi opere e delle grosse speculazioni”.

Antonella Frugoni, riferendosi alla replica dell’assessore, commenta: “Non sono assolutamente soddisfatta come non lo sono tutti quei cittadini che: alla prima grande pioggia avranno per l’ennesima volta le cantine allagate ed il rischio di esondazioni; prendono il sole o fanno il bagno a pochi metri da acquitrini così sporchi e carichi di batteri tali da rendere vietabile la balneazione; pagano regolarmente la Tarsu ma di trovano un’azienda, l’Ata, che è sull’orlo della bancarotta e non è nemmeno capace ad organizzare provvedimenti di pulizia di una foce dopo una segnalazione avvenuta nel gennaio del 2008; vedono che la loro amministrazione, che emette ordinanze e le fa rispettare a suon di multe, è la prima a non rispettare l’ordinanza dell’Autorità Portuale che impone di tenere sempre pulita, 365 giorni all’anno, la foce del Letimbro”.

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