[thumb:6160:l]Savona. Si terrà sabato 15 marzo, alle ore 10,30, nella Cattedrale di N.S. Assunta, la conferenza stampa di presentazione del volume: “Il coro ligneo della Cattedrale di Savona”, a cura di Massimo Bartoletti.
Il coro ligneo della cattedrale di Savona è una delle più importanti e pregevoli opere del patrimonio storico-artistico savonese. Si tratta di un capolavoro d’intarsio di rara bellezza e d’inestimabile valore. Con poche parole, piene di ammirazione e di intelligenza, uno scrittore cinquecentesco, identificato tradizionalmente col notaio Ottobono Giordano, definiva il coro ligneo intarsiato della cattedrale di Santa Maria sul Priamàr a Savona un lavoro “fatto a meraviglia”. La Fondazione De Mari ha voluto riportare quest’opera al suo splendore originario, finanziandone interamente il restauro, iniziato nel 2002 e curato dalla Soprintendenza ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria. A completamento della valorizzazione dell’opera, la Fondazione ha ritenuto di dar corso alla pubblicazione di un volume, curato da Massimo Bartoletti, che ha per oggetto le origini del coro, la sua storia, gli obiettivi e le caratteristiche tecniche del restauro.
I savonesi, si impegnarono allo stremo per preservarlo quando la chiesa maggiore cittadina venne chiusa al culto e abbattuta per edificarvi, nel corso del Cinquecento, la imponente fortezza attualmente visibile.
Quel coro era stato realizzato tra il 1500 e il 1522 circa dai lombardi Anselmo De Fornari, Elia De Rocchi e Giovan Michele Pantaleoni, ed era stato finanziato per metà dal cardinale Giuliano Della Rovere, poi papa col nome di Giulio II. L’opera, ricca di intagli e di immagini realizzate con la tecnica della tarsia lignea, si ammira oggi, opportunamente adattata, nella nuova cattedrale tardo rinascimentale dell’Assunta, il duomo di Savona.
Alla presentazione interverranno: Mons. Vittorio Lupi Vescovo della Diocesi di Savona-Noli, Mons. Domenico Calcagno Vescovo Emerito della Diocesi di Savona-Noli, Luciano Pasquale Presidente della Fondazione De Mari Carisa di Savona e l’autore del volume.
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