[thumb:5868:l]Cairo M. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Orges Goxhai, 21 anni ed Ervin Zela, di 29, i due albanesi arrestati sabato su ordine di custodia cautelare richiesto dal procuratore Vincenzo Scolastico e dal suo vice Ubaldo Pelosi nell’ambito delle indagini per il delitto di Roberto Siri, l’artigiano edile di 37 anni di Cengio, pestato a morte davanti all’ospedale di Cairo Montenotte il 2 febbraio scorso. I due, indagati per omicidio aggravato insieme al cairese Samuel Costa, 22 anni, e ad un quarto uomo ancora latitante, l’albanese Arjan Quku, alla presenza dei loro avvocati Attilio Bonifacino e Luigi Gallareto, hanno preferito non rispondere alle domande del gip Emilio Fois. Intanto gli avvocati dei tre arrestati hanno anche chiesto alla Procura i tempi necessari per conoscere i risultati degli esami sulla Bmw nera, l’auto sequestrata ad Orges, e sui vestiti e scarpe di Costa commissionati al laboratorio scientifico dei carabinieri del Ris di Parma.
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E come annunciato dagli investigatori l’inchiesta sul delitto di Cairo si allarga, soprattutto sulle persone che avrebbero favorito e coperto la latitanza di Quku e sul muro di omertà che ha caratterizzato l’inchiesta fin dai primi giorni. Gli inquirenti sono convinti che qualcuno abbia fornito una falsa testimonianza; inoltre, altre persone potrebbero essere state presenti sulla scena del delitto.