Economia

Vado, situazione critica per la piattaforma Maersk

Piattaforma Maersk a Vado - Dimensione vista dall'alto

[thumb:5148:l]Vado Ligure. Dal Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, al Presidente della Provincia di Savona Marco Bertolotto fino al Presidente della Port Authority Cristoforo Canavese fioccano le reazioni e i commenti sull’esito della consultazione popolare per la realizzazione della piattaforma Maersk a Vado Ligure. Tutti concordi nel ribadire la delicatezza e la complessità della situazione che si è venuta a creare con la netta vittoria del No (60%). E se il primo cittadino vadese Carlo Giacobbe ha ribadito che il referendum consultivo tra i cittadini era un passaggio giusto, così ha invece parlato il Presidente della Regione Burlando: “E’ molto importante la partecipazione ed il coinvolgimento dei cittadini su decisioni così rilevanti che li riguardano. Ma è altrettanto importante stabilire bene tempi e metodologie di queste consultazioni. Certamente si è creata una situazione molto complessa. In un caso analogo a Sestri Levante dove c’era il progetto di un porticciolo turistico – ha proseguito Burlando – è stata organizzata una consultazione sulla base di un progetto di massima prima che si avviasse l’iter deliberativo. A Vado il referendum interviene quando esiste già un piano regolatore approvato che prevede il progetto ed è stata già eseguita una gara pubblica, con un iter progettuale già in corso e con atti ed impegni stabiliti”.
E il Presidente della Provincia Marco Bertolotto ha rincarato la dose: “E’ stato un errore fare la consultazione sulla piattaforma contenitori. Non rientra nel mio concetto di democrazia. Resto del parere che l’amministratore ha delle responsabilità decisionali sul territorio che amministra e che per questo è stato eletto dai suoi cittadini; solo a fine mandato sarà giudicato del suo buon operato o meno”.
Anche il presidente della Port Authority Cristoforo Canavese ha sottolineato: “E’ necessario che la politica si assuma le sue responsabilità. Se la piattaforma non si farà i tir della Liguria anzichè passare da Vado Ligure arriveranno da Marsiglia. I francesi non vedono l’ora di accogliere Maersk. La parte di territorio destinata alla portualità ligure è già limitata e se la gente la vuole ridurre ulteriormente limitando le possibilità di sviluppo del nostro territorio e della nostra economia noi ne prendiamo atto”.
Ora tutto dipenderà dal prossimo consiglio comunale del 4 febbraio, quando numeri alla mano, bisognerà vedere se il sindaco Giacobbe avrà ancora una maggioranza che lo sostiene. Solo dopo questo passaggio si potrà decidere sul futuro del progetto Maersk, e se quindi anche il Comune di Vado Ligure metterà la sua firma definitiva all’accordo di programma sulla piattaforma contenitori.

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