Economia

Vado, presidio dei Verdi contro la piattaforma Maersk

Porto Vado

[thumb:840:l]Vado Ligure. Presidio del Gruppo regionale e della Federazione provinciale dei Verdi a Vado Ligure contro il grande progetto della piattaforma container Maersk fino alla consultazione popolare che si svolgerà domenica 20 gennaio nella cittadina vadese.
L’iniziativa sarà presentata domani mattina nell’area del mercato nella cittadina del ponente dal consigliere regionale Carlo Vasconi: obiettivo del “sit-in” dare una corretta informazione alla cittadinanza chiamata a rispondere a quattro quesiti. Per il “Sole che ride” la maxioperazione comporta l’interramento di un’estensione tale da occupare gran parte del golfo, e pertanto può essere valutata solo sulla base di una rigorosa analisi costi-benefici economico ed occupazionale. I Verdi hanno già espresso formalmente il loro parere negativo durante la dichiarazione di voto sul piano portuale.
“Ad oggi – spiega il consigliere Carlo Vasconi – non sono stati resi pubblici gli impegni che la Maersk ha sottoscritto ed in particolare quanto lavoro garantirà questa piattaforma, e con quali garanzie”.
Secondo Vasconi, nel golfo di Vado lo spazio costiero è già compromesso dalle opere del porto commerciale e dai collegamenti con le infrastrutture, e, quindi, occorre una seria valutazione dell’impatto ambientale legato alla movimentazione dei container in termini di traffico e d’inquinamento acustico, dell’aria e delle problematiche relative alla stagnazione delle acque nella rada di Porto Vado.
“La verità – conclude Carlo Vasconi – è che l’ipotesi di collegamento con un sottopasso risulta inattuabile per motivi idraulici ed idrogeologici, e la realizzazione del sovrappasso dell’Aurelia risulta inaccettabile sotto il profilo ambientale e soprattutto paesistico. Con questo intervento, infatti, è assicurato che il 60% dei container viaggerà su gomma, si verificherà un aumento significativo delle polveri sottili, l’abitato retrostante verrà isolato verso il mare da una barriera che si alzerà fino all’altezza delle case dove circoleranno i mezzi pesanti”.

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