Savona. Protesta degli avvocati penalisti che organizzano una “controinaugurazione” dell’Anno Giudiziario, a due giorni dalla solenne cerimonia in Cassazione, quando alla presenza del capo dello Stato e dei vertici delle istituzioni il primo presidente della Suprema Corte pronuncerà la relazione sullo stato della giustizia in Italia. Anche a Savona i penalisti si asterranno dalle udienze, soprattutto per consentire la partecipazione alla manifestazione romana. Le udienze penali in programma per oggi saranno rinviate ad altra data, fatta eccezione per i procedimenti con detenuti.
L’obiettivo, spiega l’Unione delle Camere Penali in una nota, è mettere la “malagiustizia sotto processo”. “Da sempre l’avvocatura è emarginata, sostanzialmente, da questo momento rilevante per il mondo della giustizia in Italia. Di fatto – sostengono i penalisti – viene dato risalto solo ad una parte, con un rito sempre più ripetitivo ed inutile, dove vengono citati i mali, le anomalie dell’ordinamento, veri o presunti, ma in un’ottica funzionale a chi ha tutto l’interesse a creare nel Paese un clima di allarmismo ingiustificato, teso a mettere in discussione garanzie basilari per lo Stato di diritto”.
“Centrale” è invece, sostengono, il “ruolo dialettico” dell’avvocatura penale: “Per esercitare una funzione critica, per consentire un reale momento di confronto e per dare ai cittadini un quadro più completo della situazione, mettendo in evidenza le tante deficienze della giustizia italiana, dalla lunghezza dei processi alla carenza di strutture e di personale, all’uso non adeguato ed oculato delle risorse”.
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