Riviera dei Teatri, a Pietra in scena Nicoletta Braschi con “Il metodo Gronholm”

pietra ligure METODOGRONHOLM

[thumb:5211:l]Pietra Ligure. Sabato 26 gennaio, a Pietra Ligure, sul palco del Cinema Teatro Comunale, Nicoletta Braschi, insieme a Enrico Ianniello e a Tony Laudario sarà interprete de “Il metodo Gronholm”, spettacolo inserito nell’ambito della stagione teatrale, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pietra Ligure ed organizzata in collaborazione con la Cooperativa Sociale I.So., nel circuito La Riviera dei Teatri – Provincia di Savona.
“L’idea dello spettacolo – spiega l’autore Jordi Galceran – nasce da un aneddoto reale. Qualche anno fa a Madrid, in un sacchetto dell’immondizia fu trovato un fascicolo contenente domande di assunzione per una catena di supermercati. Uno degli impiegati del dipartimento del personale aveva annotato le sue impressioni sui candidati: “straniero grasso”, “questa no, brutta e stracciona”, “grassoccia con brufoli”, “fuori di testa, padre alcolizzato”…
“L’impiegato, giustificato dalla sacra missione che gli era stata raccomandata, si è creduto in diritto di poter mettere per iscritto quelle bestialità. Il solo fatto di avere il potere di concedere o no un posto di lavoro lo legittimava ad essere crudele, maschilista, xenofobo. Immaginai le ragazze che aspiravano a essere cassiere di quel supermercato mentre tentavano di dare una buona immagine di loro stesse di fronte a questo individuo, facendo e dicendo quanto credevano si aspettasse da loro, le immaginai disposte a sopportare anche delle piccole umiliazioni pur di conseguire il posto di lavoro di cui avevano bisogno.
Questo è quanto fanno, fino all’estremo, i personaggi del “Metodo Gronhol”, perché non importa chi siamo né come siamo, ciò che conta è l’opinione che gli altri, spettatori della nostra vita, deducono dalla nostra apparenza. La nostra autentica identità non interessa a nessuno, a parte noi stessi. Il “metodo Gronholm” ha alcuni punti di contatto con un’altra mia piece precedente “Parole incatenate”. Entrambe parlano di crudeltà. Se in quella il paesaggio era quello delle relazioni sentimentali, in questa la crudeltà si manifesta nei rapporti di lavoro e lo fa in uno dei processi più crudeli che si vivono in quest’ambito: una selezione del personale”.
La trama è semplice. Gli ultimi quattro candidati ad un incarico manageriale di un’importante multinazionale sono riuniti per essere sottoposti alle prove finali del processo di selezione. L’idea del gioco come metafora delle relazioni umane, sempre presente nelle opere di Jordi Galceran, diventa, qui, un referente assoluto. Dal punto di vista formale nella pièce si gioca, a tutti i livelli possibili: i personaggi giocano tra loro e lo spettatore è invitato a partecipare a questo gioco, cercando di scoprire la vera personalità degli aspiranti, a scoprire dov’è la verità e dove la menzogna, se è possibile. Tutte le prove a cui vengono sottoposti i personaggi, per quanto possa sembrare incredibile, sono ispirate ad autentiche tecniche di selezione del personale, documentate in manuali di specialisti della materia. Quello che accade nella pièce è condurle alle estreme conseguenze, senza nascondere la comicità derivante dall’assurda inclemenza di tali prove.
Lo spettacolo prenderà il via alle ore 21.00.

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