Regione. “Siamo alla riedizione del ‘contrordine compagni’: nel corso dell’Ufficio di Presidenza di ieri Burlando, a mezzogiorno aveva informato i capigruppo che la Liguria non avrebbe accolto i rifiuti campani salvo un’ora dopo rimangiarsi il tutto insieme con il suo Assessore Zunino. Ciò che ci sconcerta è il grave stato confusionale in cui versa il Presidente Burlando che, anche su questa delicata questione, non soltanto va contromano rispetto alle aspettative dei liguri ma fa anche una spericolata inversione ad ‘u’ rispetto al suo originario pensiero”: è quanto ha polemicamente dichiarato questa mattina il Capogruppo Regionale di Alleanza Nazionale Gianni Plinio rinnovando l’invito al Presidente Claudio Burlando a non voler autorizzare l’arrivo di rifiuti campani a causa delle condizioni di saturazione delle discariche liguri ed anche per evitare eventuali problemi di ordine pubblico. “È da irresponsabili autorizzare al buio l’accoglimento di rifiuti in una Regione come la Liguria che – ha aggiunto Plinio -, al pari della Campania, non dispone neppure di un termovalorizzatore ed ha discariche in proroga sull’orlo del collasso. Per non dire – ha concluso il capogruppo di AN – delle possibili reazioni da parte di cittadini liguri esasperati di dover pagare sulla propria pelle le incapacità dei vari Bassolino, Rosa Russo Iervolino e Pecoraro Scanio”.
“Il nostro no ad accogliere i rifiuti della Campania non era politico, in quanto in passato più di una volta abbiamo accolto i rifiuti campani, ma motivato dalla consapevolezza che la discarica di Scarpino non può accogliere rifiuti aggiuntivi”, ha da parte sua spiegato questa stessa mattina l’assessore regionale all’Ambiente Franco Zunino chiarendo la posizione assunta ieri dalla Regione Liguria; “in queste ultime ore – ha proseguito Zunino – c’è stata però una forte pressione da parte del Governo affinché dessimo tutti un segnale di solidarietà di fronte ad una emergenza nazionale. Si è resa necessaria pertanto una risposta positiva da parte nostra che si tradurrà soprattutto in un fatto simbolico”. “È in corso pertanto una verifica per valutare la disponibilità dei comuni e degli Enti locali liguri”, ha concluso l’assessore regionale all’ambiente ricordando che in Liguria, ad eccezione di Scarpino che non è disponibile, ci sono altri otto siti (due nell’imperiese, tre nel savonese e tre nella Provincia di Genova) dove potrebbe essere possibile collocare il migliaio di tonnellate previste.
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