Cronaca

Provincia, Rifondazione replica a Caviglia (Sdi): “No all’inceneritore, sì al Piano dei rifiuti”

Provincia

[thumb:95:l]Savona. Ancora polemiche sul vigente “Piano provinciale dei rifiuti urbani e assimilati” elaborato dall’assessore di Rifondazione Comunista con delega ai Rifiuti Giampietro “Mimmo” Filippi, adottato con la delibera consigliare n. 11 del 15 marzo 2006 e definitivamente approvato dal consiglio nella seduta del passato 26 giugno 2007. Sabato il segretario provinciale dello SDI e vice sindaco di Savona Paolo Caviglia è tornato a riproporre la necessità di un inceneritore come unica vera “soluzione al problema rifiuti” savonesi, attaccando frontalmente, come già è avvenuto più volte dopo l’uscita nel 2006 dei socialisti dall’attuale maggioranza di centro sinistra, il presidente della provincia e il PRC responsabili, a suo dire, di una politica inadeguata a fronteggiare la questione: “Nella passata legislatura – ha dichiarato il segretario provinciale dello SDI – il nostro assessore Pesce aveva approvato un piano dei rifiuti approvato a tempo record dalla Regione che prevedeva lo smaltimento della spazzatura con un inceneritore. Se i lavori fossero stati avviati per tempo ora l’impianto sarebbe quasi in funzione. Invece – sostiene polemicamente Caviglia – il presidente Bertolotto per fare un favore a Rifondazione Comunista ha accettato un’impostazione ideologica e dogmatica del problema rifiuti con il risultato che è stato realizzato un nuovo piano che non sta in piedi, con ipotesi di discariche irrealizzabili nel Ponente, impianti chiusi, altri che sono stati prorogati benché non sussistano le condizioni tecniche e altri ancora che verranno aperti per far fronte all’emergenza”. Non si è fatta attendere la risposta del PRC, da sempre contrario all’ipotesi di costruire inceneritori o termovalorizzatori sul territorio savonese: “Caviglia – replica in una nota il segretario della federazione provinciale di Rifondazione Marco Ravera – approfittando furbescamente dell’emergenza Campania, propone con forza il ritorno all’inceneritore facendo intendere che senza di esso Savona finirà presto come Napoli. Inceneritore previsto nel Piano del 2003 ed escluso, come da accordi di governo, dalla Giunta Bertolotto. Accordi di governo, appunto, e non `favori’ o `piaceri’ a Rifondazione Comunista come Caviglia sottolinea a più riprese. A tal proposito – prosegue Ravera – credo sia opportuno sottolineare che nel programma di Marco Bertolotto era previsto quanto è stato fatto fino ad oggi (capitolo 6.3 La modernizzazione e la riorganizzazione del ciclo integrato dei rifiuti) e che in base a quel programma, sottoscritto anche dallo SDI, era inevitabile la rielaborazione del piano adottato dalla Giunta Garassini. Caviglia dimentica, inoltre, l’atteggiamento ambiguo del gruppo socialista in Provincia che ha votato l’adozione del Piano nel marzo 2006 per poi abbandonare l’aula in sede di approvazione nel giugno 2007. Se non siamo di fronte ad un caso di `schizofrenia politica’ poco ci manca”. Il segretario della federazione provinciale del PRC difende la validità delle soluzioni prospettate dal Piano adottato, “un’autentica scelta di civiltà”, sostiene Ravera, “un piano tutt’altro che ideologico (altra ossessione di Caviglia) e incentrato sulla riduzione alla fonte della produzione di rifiuti, sulla separazione ed incentivi al compostaggio domestico e soprattutto sulla raccolta differenziata con il metodo del `porta a porta’ scelta importante già avviata con successo in molte città del nord Italia (Venezia, Treviso, Novara, Asti, Milano, ecc…) che porterà alla progressiva chiusura delle discariche e non l’opposto come affermato strumentalmente da Caviglia”. Continua ad essere aspro nella provincia di Savona, su questo come su altri punti, lo scontro tra lo SDI e Rifondazione, riflettendosi e complicando a livello locale gli equilibri politici. Il segretario dello SDI Paolo Caviglia “insiste nel sostenere che Rifondazione Comunista rappresenti l’anomalia politica savonese”, commenta Ravera ma, conclude con altrettanta `vis polemica’, “l’autentica anomalia è al contrario rappresentata dai Socialisti che sono in maggioranza con il centrosinistra in Comune a Savona e a Cairo, all’opposizione in Provincia e guidano il Comune di Finale Ligure con Forza Italia e Alleanza Nazionale. Un aspetto su cui dovrebbe riflettere l’intera coalizione”.

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