[thumb:3355:l]Pietra Ligure. Approffittando dell’affollamento di un autobus, avrebbe avvicinato una diciottenne e praticato la classica “mano morta”. Un palpeggiamento tanto smaccato da indurre la ragazza a denunciare il fatto, avvenuto mentre la corriera transitava a Pietra Ligure in un giorno di marzo nel 2005. Così F.G., savonese di 39 anni, comparso ieri davanti al giudice dell’udienza preliminare Gianfranco Arnaud, ha patteggiato una condanna a nove mesi di reclusione. In termini giuridici il reato contestato era quello di violenza sessuale. A sostenere l’accusa il pubblico ministero Maria Chiara Paolucci.
L’uomo avrebbe agito sperando di rimanere anonimo nella confusione e ressa di studenti che occupava il bus di linea. Avrebbe tentato un approccio con la ragazza palpeggiandola e anche strusciandosi come se nulla fosse. Ma la diciottenne aveva reagito avvertendo l’autista del mezzo. Erano quindi intervenuti i carabinieri, che avevano individuato il molestatore trentanovenne.
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