Cronaca

Omicidio in discoteca, due le coltellate mortali all’ecuadoriano

Borghetto Santo Spirito. E’ morto per due coltellate al cuore, probabilmente entrambi mortali, Juan Carlos Alcivar Arteaga, ecuadoriano, di 20 anni, residente a Borghetto Santo Spirito (Savona). Lo ha stabilito l’autopsia eseguita dal consulente Marco Salvi, nominato d’ufficio dal pm Biagio Mazzeo, che conduce l’inchiesta. Una terza coltellata, inferta sul braccio della vittima, risultata compatibile con il coltello usato per gli altri due fendenti. I risultati dell’ autopsia contrastano con le dichiarazioni dell’omicida che ha ammesso di aver sferrato solo una coltellata. Ad uccidere Arteaga, la notte del 12 gennaio scorso, all’interno della discoteca Nuevo Chang, nei pressi del terminal traghetti di Genova, è stato Daniel Ernesto Ruiz Chavez, un peruviano, di 20 anni, che il giorno dopo si è costituito in questura. Le accuse nei suoi confronti sono quelle di omicidio volontario e rissa aggravata dalla morte di uno dei contendenti. Davanti al gip, Chavez, assistito dall’avv. Andrea Martini, ha ribadito la versione già fornita alla polizia e ciò di aver sferrato una sola coltellata al giovane Arteaga con l’arma che la stessa vittima aveva estratto dalla tasca e che poi gli era caduta in terra durante la colluttazione. Nella rissa sono rimasti feriti altri due ecuadoriani, amici della vittima, uno dei quali, Jos Vicente Alvarez Morales, di 23 anni, ha ricevuto una coltellata nella schiena che gli ha perforato un polmone. Secondo la perizia è improbabile che a sferrare il colpo sia stata la stessa mano che ha ucciso la vittima. Oltre alla vittima e al ferito grave, nella rissa sono rimasti feriti altri due sudamericani, ma in modo lieve. Pare che il movente siano state vecchie storie tra bande di sudamericani. Nel procedimento si costituito come parte offesa un familiare della vittima.

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