Cronaca

Morto sul lavoro a Cairo: parla l’azienda, Rifondazione attacca

Cokeria fumo

[thumb:4471:l]Cairo M. “Massima trasparenza” sulla tragedia accaduta stamani nello stabilimento ligure. La annunciano, attraverso un addetto alle pubbliche relazioni, i vertici di Italiana Coke, l’azienda in cui stamani è morto un dipendente di una ditta esterna impegnato in un intervento di manutenzione.
“Vogliamo capire bene cosa è accaduto prima di fare dichiarazioni”, affermano dall’azienda, che ha convocato proprio in questi minuti un incontro con la stampa. Dichiarazioni, invece, sono arrivate dal segretario provinciale di Rifondazione Comunista Marco Ravera: “Il nome di Giancarlo Garabello va ad aggiungersi al lungo elenco di omicidi sul lavoro, perché di questo si tratta, anche nella nostra provincia.
Omicidi dimenticati con troppa disinvoltura. Un po’ di lacrime finte, un po’ di appelli retorici, forse una medaglia ai congiunti più cari e poi di nuovo, via alle danze, flessibilità, precarietà, contributi alle imprese, privatizzazione di beni e spazi pubblici, sicurezza sul lavoro considerata un onere che contrasta con la competitività delle imprese”, afferma Ravera, che aggiunge: “Tutti sanno cosa si deve fare, tutti sanno che gli interessi delle imprese non possono coincidere con gli interessi dei lavoratori, è giunto il momento di scegliere e in questo Paese l’emergenza ha il volto dei lavoratori. Finiamola con le chiacchiere è tempo di agire. Le nostre proposte -conclude Ravera – saranno presentate e discusse a Cairo Montenotte il prossimo 15 febbraio in un’iniziativa de “La Sinistra – l’Arcobaleno” fissata da tempo, cui parteciperà anche Sergio Olivieri deputato di Rifondazione Comunista che presenterà un’interrogazione parlamentare per accertare a pieno le responsabilità di questo nuovo omicidio.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.