Lettera al direttore

Lettere sull’emergenza rifiuti

In riferimento alle proposte emerse su organi di stampa riguardo la realizzazione di un termovalorizzatore e impianti per il trattamento e il recupero dei rifiuti (CDR), quali ad esempio quello proposto in Comune di Balestrino nella cava Comito di località Rio Fontanagrossa, si ritiene portare a conoscenza la posizione del WWF contenuta in un documento di posizionamento a livello nazionale:
«La complessa gestione del rifiuto deve essere svolta nel rispetto di diversi principi comunitari: principio di integrazione tra le politiche di tutela dell’ambiente e gli altri settori, di precauzione, di prevenzione, di “chi inquina paga”, nonché dei principi di responsabilità individuale, di responsabilità condivisa, di prossimità e di “governance”. I costi di smaltimento devono essere interamente coperti da colui che crea il rifiuto e l’addebito degli stessi deve emergere in maniera chiara e trasparente, sia nella catena di produzione che nelle tariffe pubbliche.
Devono, pertanto, essere sostenute e incentivate tutte le azioni utili per il conseguimento degli obiettivi posti dalle direttive comunitarie, nel rispetto della gerarchia delle modalità di gestione dalle stesse indicata, che tendono alla realizzazione di un sistema produttivo senza rifiuti.
Restando valido l’assunto che “il miglior rifiuto è quello non prodotto”, si ritiene opportuno effettuare un salto culturale nella definizione di rifiuto, limitandola al concetto della non ulteriore riutilizzabilità dei materiali; verrebbe così ad essere destinato allo smaltimento solo ciò che, per le sue caratteristiche fisiche e chimiche, o per la sua ridotta quantità, non è più interamente ed immediatamente utilizzabile in attività umane o cicli naturali. In sintesi il rifiuto da smaltire costituisce l’espressione di una cattiva progettazione industriale e/o di un’errata modalità di consumo ( vedi inceneritori e CDR ). A tale scopo deve essere promosso e attuato uno sforzo, anche da parte delle amministrazioni pubbliche, per indirizzare le scelte produttive verso un modello economico basato sulla valorizzazione delle risorse, sulla smaterializzazione dei consumi e sulla sostenibilità ambientale.
Il WWF Italia riconosce il raggiungimento dell’obiettivo “rifiuti zero” quale fattore di sostenibilità ambientale.
Tale obiettivo si articola nel modo seguente.
1. La priorità deve essere riconosciuta alla diminuzione della pericolosità e della quantità dei rifiuti.
2. Recupero e riciclo dei rifiuti.
3. Azzerare lo smaltimento.
Per il conseguimento di detto obiettivo, dovranno altresì essere eliminate tutte le forme dirette o indirette di incentivo o di sussidio a favore degli impianti di smaltimento o dell’esercizio dei medesimi (vedi inceneritori e CDR ).
Dovranno, pertanto, essere impostate politiche fiscali tese a scoraggiare il ricorso a detti impianti o pratiche ed avvantaggiare la riduzione della produzione dei rifiuti o del recupero dei medesimi.
Per intanto si auspica che entro il 2020 venga raggiunto l’obiettivo rifiuti-zero perlomeno riguardo ai rifiuti solidi urbani e a quelli a loro assimilati».
Nella fase transitoria, ai fini dell’individuazione di eventuali impianti di smaltimento si dovrà tener conto innanzitutto della loro indispensabilità in riferimento al caso concreto. Per Savona ed in generale tutta la Regione si ritengono non attuabili impianti e/o prodotti destinati a qualsiasi forma di incenerimento.

WWF Savona

 

Intervengo in seguito alla decisione delle amministrazioni di sinistra, Regione, Provincia e Comune, che hanno dato la loro disponibilità ad accogliere i rifiuti della Campania sul nostro territorio.
Una volta esisteva soccorso rosso, per aiutare i “compagni che sbagliavano”, oggi esiste “rumenta rossa”: cambia il nome, ma i compagni continuano sempre a sbagliare. Sbagliano in Campania, dove la loro gestione malaffaristica ha portato la regione al collasso rifiuti, sbagliano in Liguria, se pensano che la nostra terra e la nostra gente possano accogliere e accettare i rifiuti Campani.
Siamo pronti a mobilitarci con tutti i mezzi, sia dentro le istituzioni, sia fuori, compresi il blocco delle strade e altre azioni clamorose di protesta l’arrivo dei rifiuti della Campania.
Peraltro, sappiano Burlando, Zunino, Bertolotto, Berruti e Vasconi, che per ogni chilo di spazzatura ricevuta dalla Campania, ne depositeremo altrettanta sotto le loro abitazioni e dentro i loro uffici, visto che a quanto pare adorano i rifiuti e non vedono l’ora di averne a che fare.

 

Alessandro Parino
Capogruppo Alleanza Nazionale Comune di Savona

 

E cosi’, senza clamore, senza troppo rumore, anche la Liguria e probabilmente anche la provincia di Savona, potrebbe accogliere un bel po’ di tonnellate di rifiuti da Napoli. Con la solita manfrina, del NI o del SO, senza farsi troppo notare i nostri amministratori liguri e Savonesi, hanno di fatto, dato l’OK per fare arrivare dei camion da Napoli con i rifiuti che la’, non possono o non vogliono smaltire, si parla di un aperitivo di circa un migliaio di tonnellate, una cinquantina di camion a cui ne seguiranno certamente molti altri, una volta aperta la strada.
Evidentemente la Regione Liguria e la Provincia di Savona sono a tali minimi storici che , non avendo nulla da perdere, hanno acconsentito a questo arrivo di rifiuti.
Bisogna pero’ vedere se la tipologia della rumenta che ci arrivera’ e se realmente, idonea ad essere smaltita nelle nostre discariche in Liguria e segnatamente in provincia di Savona.
Comunque e’ la solita vergognosa commedia, le sinistre dimostrano inefficienza ed incompetenza, fanno finta di non capire che in questo modo si crea un precedente che avra’ un seguito, infatti il caro assessore Zunino e il Presidente Bertolotto, nella solita ottica distorta della solidarieta’, non comprendono a fondo, oppure si, che tipo di problema ci carichiamo sul groppone. Anche perche’ a patire le conseguenze saranno come al solito i cittadini e non i ” soloni” della politica come loro o gli altri compagni di cordata.
Sono , a questo punto, intenzionato a pormi davanti ai camion della rumenta che arriveranno da Napoli, perche’ non ho nessuna intenzione di assistere passivo a un tale vergognoso sfacelo.

 

Roberto Nicolick
Consigliere Provinciale gruppo Misto Savona

 

 

Il Presidente Burlando è il tipico Giano moderno: da una parte afferma una cosa e dall’altra dice tutt’altro. Al mattino afferma che la Liguria non ospiterà i rifiuti campani e poi al pomeriggio cambia versione. Si tratta di una coerenza sconcertante.
Mi domando come sia possibile accettare la “monnezza” campana quando noi stessi Liguri abbiamo delle grandi difficoltà per lo smaltimento dei nostri rifiuti: La Spezia non ha discariche attive, Imperia le sta esaurendo e Genova non stiamo neanche a parlarne. Veniamo ora alla Nostra Provincia. A Magliolo la discarica è già stata prorogata di un anno suscitando vive preoccupazioni fra la popolazione, a Cairo Montenotte la discarica della Filippa è oggetto di un ricorso al Tar e Cima Montà è stata chiusa. Rimangono la Ramognina di Varazze e il Boscaccio di Vado Ligure che sono entrambe in condizioni non idilliache e che in ogni modo soddisfano il fabbisogno provinciale. Chiedo perciò sia al Presidente Burlando che al Presidente Bertolotto se Ci potrebbero dire dove mettiamo questa spazzatura.
Non si tratta di razzismo o di mancanza di solidarietà da parte della Popolazione savonese in primis e di quella Ligure in secundis, ma dell’oggettiva difficoltà che l’immondizia campana porterebbe. Personalmente questa è una tematica che seguo molto attentamente avendo dei cari amici che vivono nelle località colpite e che in prima persona mi riferisco quanto sta avvenendo.
Le soluzioni non possono essere sempre ricercate al Nord o nelle altre Regioni del Sud. La Liguria ha già in passato soccorso la Campania diverse volte. La risoluzione del problema dev’essere attuata sul territorio campano mandando via gli Amministratori incompetenti, eliminando la corruzione, cancellando per sempre la Mafia e promuovendo tra le altre cose la raccolta differenziata.

 

Marco Ghisolfo
Commissario Forza Italia Giovani Loano

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