Cronaca

Coltellate in discoteca: ucciso un ecuadoriano, due feriti

Polizia notte

[thumb:5103:l]Genova / Borghetto S. Spirito. Un morto e due feriti, di cui uno grave. E’ il bilancio della violenta rissa tra sudamericani scoppiata l’altra notte in una discoteca genovese, la “Nueva Chango”, nei pressi del porto. La vittima ed i feriti sono operai residenti nel Savonese, venuti a Genova in compagnia di ragazze per trascorrere la serata del sabato. Ma un apprezzamento di troppo, uno sguardo insistente e soprattutto l’alcool sono stati la scintilla che ha fatto scattare e degenerare la rissa, finita a coltellate. Le lame, comparse nonostante il metal detector portatile in dotazione agli addetti alla security all’ingresso, hanno reso tragico il bilancio della lite.
La vittima è Juan Carlos Alcivar Arteaga, di 20 anni, immigrato ecuadoriano residente a Borghetto Santo Spirito. E’ stato colpito da due coltellate al torace, una delle quali gli ha trapassato il cuore. Ha avuto la forza di fare pochi passi ed è crollato sul marciapiede qualche metro oltre la soglia del locale. Il ferito più grave è Josè Vicente Morales Alvarez, di 23 anni, residente a Savona. Accoltellato alle spalle, è salito sulla sua auto ed è ritornato a Savona, dove si è presentato all’ospedale. Qui i medici hanno visto che aveva un polmone perforato e l’hanno trasferito in autoambulanza all’ospedale San Martino di Genova, dove è ricoverato con riserva di prognosi ma non in pericolo di vita.
I due erano accomunati da un precedente penale: nel 2004 a Savona avevano rapinato, armati di un cacciavite, una coppia di fidanzati ed erano stati arrestati dai carabinieri. Morales Alvarez era stato condannato a quattro anni di reclusione ed era uscito l’anno scorso per l’indulto. Alcivar Arteaga, minorenne all’epoca, era stato affidato ad un centro di accoglienza.
Il secondo ferito è Juan Carlos Rosado Navas, di 35 anni, residente ad Albisola Superiore, che avrebbe tentato di fare da paciere. Ha avuto un braccio trapassato da una stilettata. E’ stato medicato sul posto dai soccorritori del 118 e giudicato guaribile in una decina di giorni.
La polizia, giunta dapprima con alcune pattuglie delle volanti e poi con gli investigatori della squadra mobile, ha interrogato una trentina di clienti e dipendenti del locale, quasi tutti convocati in Questura come persone informate dei fatti. Dalle testimonianze raccolte, la rissa è cominciata nel locale con una scazzottata tra una ventina di persone. La sfida mortale sarebbe però avvenuta tra due o tre persone. L’arma del delitto non è stata trovata. Il direttore della discoteca, N.G., nega invece di aver visto liti nel locale e afferma che la rissa è avvenuta fuori, per strada. La “Nueva Chango”, inaugurata di recente, è stata posta sotto sequestro per consentire gli accertamenti di polizia giudiziaria.

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