Lettera al direttore

Carlo Tonarelli: “Inceneritore? No grazie”

Invece di strumentalizzare e fare demagogia qualcuno dovrebbe spiegare al Sindaco Melgrati che l’inceneritore è una macchina due volte tossica (l’ASM di Brescia quella che ha costruito il più grande inceneritore d’Europa ha violato la normativa Europea sulla valutazione di impatto ambientale (Via), e l’inceneritore di Terni è sotto sequestro per aver diffuso Diossina nell’ambiente).
L’inceneritore è tossico perchè rilascia scorie pericolose che vanno sotterrate in discariche ad hoc il 25% del bruciato sono ceneri, mentre il resto se ne va in fumo( e filtrare i fumi costa anche più della metà del costo totale dell’impianto).I fumi non spariscono , ma si disperdono nell’aria ( fino a 150 Km. di distanza)e ricadono nei nostri polmoni, sulle cose che mangiamo (gli ortaggi della Piana, che nessuno più in Europa acquisterebbe), sul terreno dove passeggiamo e dove i bambini giocano.E’ vero un inceneritore ben gestito pruduce meno inquinanti di uno svicolo autostradale o di un ingorgo automobilistico come quelli che abbiamo ogni domenica d’estate sull’autostrada dei Fiori.
Ma i rifiuti sono un materiale poco omogeneo con grandi variazioni di potere calorico;basta uno sbalzo di tempetarura ( come è successo a Terni) e l’abbattimento degli inquinanti va in tilt. Sempre nella speranza che nel materiale conferito non siano nascoste sostanze tosssiche , cosa ormai verificata nelle “ecoballe” della Campania. E non dimentichiamo che gli inceneritori sono bestie voraci e insaziabili, una volta avviati devono funzionare a pieno regime e possibilmente con combustibile misto di buona qualità, cioè indiffrenziato, per non essere diseconomici , perciò il costruirli porta inevitabilmente con sè una politica che è l’esatto contrario della riduzione, della separazione e del riciclaggio.
Questo deve essere chiaro: chi propone le due cose insieme o è disinformato o è in malafede. I rifiuti vanno gestiti dall’inizio , i rifiuti sono un flusso: tante cose entrano nella nostre case nella nostra vita sotto forma di consumi , tsnte ne devono uscire , e in tempi sempre più brevi sotto forma di rifiuti. Se mi si allaga la casa , prima di decidere dove strizzare i panni con cui cerco di asciugare il pavimento vado a chiudere i rubinetti. Dobbiamo per prima cosa ridurre la produzione di rifiuti , ci vogliono provvedimenti legislativi per ridurre l’imballaggio e i contenitori usa e getta. Alassio produce più di 550 Kg. di rifiuti ad personam (in Germania ne producono 160) bisogna far comprendere alle persone che per smaltire un sacchetto o una bottiglia di plastica o un pannolino occorrono 450 anni.
L’unica strada possibile è quella della raccolta differenziata spinta (dobbiamo arrivare, per normativa Europea, al 65% entro il 2012) ,è quella della riduzione , del riciclaggio e del riutilizzo come stiamo tentando faticosamente di fare ad Albenga.L’unica strada è quella dei dissociatori molecolari o gassificatori di nuova generazione che esistono e funzionano , che non producono emissioni inquinanti e sono più efficienti degli inceneritori per smaltire i rifiuti.

Carlo Tonarelli
Consigliere Comunale di Albenga C’è
Per i Verdi del Ponente

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